Faido

Faido troppo lontano dai centri per ospitare il museo? 'In realtà è più facilmente raggiungibile delle città' 

La cascata della Piumogna, uno dei tesori naturalistici di Faido
3 ottobre 2016
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Due stabili storici disponibili da subito e situati di fronte alla stazione ferroviaria, immersi in un paesaggio in cui a farla da padrone è proprio la natura. Sono questi, in sintesi, i punti forti della candidatura inoltrata venerdì scorso dal Municipio di Faido per ospitare sul proprio territorio la nuova sede del Museo cantonale di storia naturale. Il sindaco Roland David ha illustrato stamattina alla stampa i motivi della candidatura. È stata inoltre ricordata l'azione spontanea di raccolta firme (ancora in corso) a sostegno della candidatura di Faido, che ha finora ottenuto 200 consensi. Tra questi figurano anche 29 direttori di Scuole medie (sui 35 presenti in Ticino).

Gli ex alberghi Suisse e Milano offrono quasi 7mila metri quadrati di spazio, ha sottolineato il sindaco, aggiungendo che altrettanta superficie è disponibile nei terreni adiacenti, a disposizione sia per attività all'aperto del museo che per eventuali sviluppi futuri.
A chi critica la lontananza di Faido dal resto del Ticino, i promotori replicano spiegando che una location così vicina alla stazione ferroviaria permetterebbe di raggiungere il museo con estrema facilità, evitando inoltre il traffico dei centri urbani. "Sarebbe un'ottima occasione per passare dalle parole ai fatti in quanto a promesse di delocalizzazione", ha sottolineato il municipale del comune leventinese Gabriele Gendotti.

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