Bellinzonese

Bassa Mesolcina: altro passo avanti per la pista ciclabile

Dopo il Cc di Grono a giugno, questa settimana anche quello di Roveredo (unanimità) e l'Assemblea di San Vittore (voto tirato) hanno avallato i crediti

Laddove un tempo sferragliava la Ferrovia retica, pedalerà e camminerà la popolazione in sicurezza (Ti-Press)
26 agosto 2021
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Sì unanime del Consiglio comunale di Grono lo scorso 21 giugno; poi, questa settimana, dapprima sì unanime del Cc di Roveredo lunedì 23 agosto; e infine sì ‘tirato’ dell’Assemblea comunale di San Vittore che martedì al termine di un teso dibattito-fiume durato due ore con 37 voti favorevoli, 27 contrari e due astenuti ha avallato il credito di sua competenza pari a 2,09 milioni di franchi (300mila franchi meno della prima versione, avendo il Municipio drasticamente contenuto le spese per l'illuminazione). Avanza dunque, sebbene con qualche titubanza, il progetto di pista ciclo-pedonale più lunga dei Grigioni che con i suoi 6,6 chilometri si snoderà nella bassa Mesolcina su quello che fu il tracciato della Ferrovia retica Castione-Mesocco dismessa ormai da diversi anni. I cittadini votanti dei tre Comuni saranno ora chiamati a esprimersi nell’urna in occasione della votazione popolare simultanea agendata domenica 26 settembre. Oltre ai due milioni e rotti di San Vittore, la spesa per Grono ammonta a 1,51 milioni e per Roveredo a 962mila franchi. Totale poco più di 4 milioni e mezzo sussidiati dal Cantone nell’ordine del 75% (il 25% più del consueto, considerata l'importanza pubblica dell’opera), ciò che conterrà ad esempio l’onere a carico di San Vittore a 887mila franchi.

Controproposta bocciata per 5 voti

Un aiuto cantonale che non ha impedito agli scettici di esprimere le loro riserve e critiche durante l’Assemblea comunale, tirando peraltro dalla loro parte il vicesindaco Flavio Raveglia, capodicastero Finanze, che ha votato no al credito municipale mentre il resto dell’Esecutivo lo ha sostenuto (a San Vittore hanno diritto di voto in Assemblea anche i membri del Municipio). Nella fase iniziale della discussione la Commissione della Gestione si è messa di traverso chiedendo di ripresentare il prima possibile all’Assemblea una nuova domanda di credito che tenesse conto dell’uso e ampliamento delle strade già esistenti e mirasse a rinegoziare i sussidi col Cantone, il tutto rivedendo costi (ritenuti eccessivi) e tracciato. Messa ai voti, questa proposta ne ha raccolti 27, mentre quella municipale 32, per essere infine avallata dal plenum col risultato sopraindicato. Qualora il 26 settembre dalle tre urne uscissero altrettanti sì, il cantiere vero e proprio potrebbe entrare nel vivo questo autunno dopo i primi brevi tratti nel frattempo già realizzati; in caso contrario bisognerà valutare eventuali correttivi. Grazie alla collaborazione con i Comuni ticinesi vicini e con la Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese il progetto avviato nel 2014, oltre a essere intercomunale, è anche intercantonale con il proseguimento verso Lumino e Castione dove si trova il nodo intermodale con il terminale dei Tilo. Sul lato ticinese il tratto fra la stazione di Castione e il confine con i Grigioni dovrebbe essere ultimato verso fine 2022.

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