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Ballottaggio a Lumino: palla al Centro, ma il Plr ci crede

Nel segno di stima e rispetto, Enea Monticelli (Il Centro) e Cristina Righetti (Plr) si sfidano al ballottaggio per la poltrona più ambita

La partita si gioca il 12 maggio
(Ti-Press)
6 maggio 2024
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Per la seconda volta consecutiva sarà sfida all’ultimo voto a Lumino per decretare chi ricoprirà la funzione di sindaco. Nel 2021, la rinuncia a ricandidarsi dopo quattro legislature del liberale radicale Curzio De Gottardi aveva innescato la contesa per la poltrona più ambita tra Alessandro Spano (Plr) e il centrista Nicolò Parente, quest’ultimo poi impostosi al ballottaggio e interrompendo così la tradizione che vedeva un esponente del Plr alla guida del Comune dal lontano 1972. Sia Spano sia Parente non si sono ripresentati alle ultime elezioni comunali, ma il duello per la poltrona più ambita si rinnova con l’elezione del sindaco del prossimo 12 maggio.

Da una parte Enea Monticelli, rappresentante de il Centro, classe 1994, docente di scuola elementare, consigliere comunale dal 2016 e municipale dal 2021, nell’ultima legislatura capodicastero Salute e bisogni sociali, giovani e gestione del territorio. Appassionato di calcio, nel tempo libero gli piace giocare a padel e fare passeggiate in montagna. Lo scorso 14 aprile è risultato il candidato più votato totalizzando 592 voti personali, 65 in più della sfidante Cristina Righetti del Partito liberale radicale che ne ha raccolti 527, risultando la seconda persona più votata dei cinque municipali eletti.

Lo scarto tra i due candidati si riduce a 33 lunghezze se si tengono in considerazione solo i voti preferenziali (senza le schede dei propri partiti): 351 per Monticelli, 318 per Righetti. Classe 1982, Righetti è municipale dal 2021 in qualità di capodicastero Trasporti, Piano regolatore, canalizzazioni, acqua potabile. Si è diplomata come traduttrice nelle lingue tedesco e inglese ha in seguito fondato una società di traduzioni per la quale lavora tutt’oggi. Nel 2020 ha concluso un secondo Master in Human Capital Management e attualmente gestisce anche il settore risorse umane di uno studio di ingegneria. In passato impegnata per 25 anni nello scoutismo e per 13 come soccorritrice per il servizio ambulanza, oggi è madre di una bambina di quattro anni, le piace camminare, lo sport in generale e ha da poco ripreso a suonare il mandolino.

Rispetto al 2021, alle ultime elezioni il Plr ha perso il 10% sia per quanto riguarda i voti di lista (dal 42% al 32%), sia per quanto riguarda le schede, 90 in meno, da 299 a 209, per una percentuale che è passata dal 35% al 25%. Dal canto suo il Centro non ha solo mantenuto le sue posizioni ma anche aumentato i consensi diventando il primo partito sia per voti di lista, sia per schede.

Cristina Righetti, cosa l’ha spinta a sfidare Monticelli?

Siccome i voti di scarto sono pochi, e dopo aver analizzato i dati insieme alla sezione, ho deciso di mettermi in gioco. Credo sia giusto dare la possibilità ai cittadini di andare a votare al di là delle logiche di partito, ragionando dunque esclusivamente sul valore delle persone. Mi sono messa a disposizione per il ballottaggio perché credo nel ruolo del sindaco e sono convinta di poter svolgere al meglio questa funzione. In questa scelta c’è soprattutto un’ambizione personale, ma ovviamente c’è anche una spinta del partito, visto che il sindacato è stato in mani Plr per moltissimi anni. Ma non è una scelta di ripicca dettata dal fatto di averlo perso tre anni fa. Abbiamo capito che, con la mia candidatura, ci sono le potenzialità per farcela. Quest’anno c’era peraltro la novità della Lista civica ‘Per Lumino’ che ha comunque un po’ scombussolato le carte (ha conquistato un seggio in Municipio con il 12,89% dei voti di lista, ndr). Quindi, a maggior ragione, c’è la possibilità che le dinamiche cambino al ballottaggio. E non mi preoccupa dunque la minore forza del Plr rispetto al 2021.

Enea Monticelli, con quali sensazioni affronta questo appuntamento?

Con la serenità che da sempre mi contraddistingue. Tradizionalmente non è il Centro ad avere il sindaco di quindicina (tre anni fa era ad esempio stato Parente a sfidare Spano, ndr), e sicuramente il risultato del 14 aprile è stato un po’ sorprendente. Le emozioni e l’affetto avvertiti, mi motivano e mi danno la carica per affrontare questo ballottaggio. Con Cristina c’è sempre stato un rapporto cordiale e di rispetto reciproco. Non vivo questa sfida come uno sgarbo nei miei confronti, fa parte del gioco, lo sappiamo. L’importante è non prenderla sul personale e continuare a lavorare per il bene del Comune. Credo che nell’ultima legislatura il Municipo guidato dal sindaco Nicolò Parente abbia infatti avuto un approccio più accogliente rispetto alla sensibilità altrui. Credo sia stato un elemento vincente negli ultimi tre anni, pensando soprattutto alla grande tematica dell’alluvione dell’agosto del 2021 per la quale la condivisione tra le forze politiche è stata molto importante.

Rispetto al suo sfidante, cosa porterebbe in più alla guida del Comune?

RIGHETTI: Ho un’età diversa avendo 12 anni in più di Enea, diversi anni di esperienza professionale in un’azienda da me fondata e una sensibilità più spiccata su determinati temi essendo donna e mamma. Purtroppo tutt’oggi mi rendo conto che c’è chi ancora pensa che le donne non siano ancora all’altezza di fare politica.

MONTICELLI: La sensibilità verso il prossimo che mi ha accompagnato durante tutta la mia esperienza politica, di vicinanza agli anziani e ai giovani, vedi la proposta dei momenti di socializzazione e l’avvio del progetto Mèzanecc finalizzato a proporre agli adolescenti occasioni di incontro e sport in palestra. Una sensibilità che deriva anche molto dalla mia esperienza professionale di docente di scuola elementare e dal mio impegno nelle varie associazioni di volontariato. Si dice spesso che i giovani vengono usati come riempitivi delle liste. Ma da noi a Lumino non è cosi, a dimostrazione della mia presenza in Municipio dal 2021 e del nostro gruppo in Consiglio comunale che si è ulteriormente ringiovanito lo scorso 14 aprile. Noi giovani ci siamo, vogliamo far politica, e in questo senso il Centro di Lumino ci ha sempre dato fiducia e responsabilità.

Qualche mese fa il Municipio ha indetto un sondaggio sulla qualità di vita. Cosa secondo lei va migliorato?

MONTICELLI: Va curato ancora di più il senso di comunità e di appartenenza. C’è poi il grande tema della mobilità, un sistema viario da aggiornare, così come il Piano di mobilità scolastica per permettere a bambini e anziani di muoversi in sicurezza. Una delle prime mie mozioni in Consiglio comunale, concretizzata, fu per il progetto delle strade con limite di velocità a 30. Ma c’è ancora lavoro da fare e va portato avanti con convinzione.

RIGHETTI: Va ad esempio semplificata la burocrazia andando sempre più verso un processo di digitalizzazione, ma bisogna coinvolgere e fare attenzione agli anziani che forse non hanno tanta dimestichezza. Oltre al miglioramento della gestione dei rifiuti, oggi non ancora pienamente soddisfacente, vanno poi portati avanti gli sforzi per continuare a garantire l’approvvigionamento dell’acqua potabile. Ora realizzeremo un nuovo pozzo di captazione, ma bisogna proseguire a riflettere al fine di garantire un piano B in caso di malfunzionamenti o di eventi particolari. In questo legislatura l’alluvione ha ovviamente cambiato quelle che erano le priorità dei progetti del Municipio. Ad esempio l’importante investimento per la sistemazione della via Bertè: sappiamo che tanti sono rimasti delusi per il fatto che questo progetto si sia fermato. Mi piacerebbe poi vedere in futuro un paese ancora più unito e partecipe. Quel senso di comunità che citava Enea ma che a mio avviso rischia un po’ di scomparire visto che comunque Lumino si è ingrandito molto negli ultimi anni. Bisogna dunque fare di più anche per favorire l’integrazione delle tante nuove famiglie arrivate sul nostro territorio. In quella che immagino come una Lumino 3.0, un altro auspicio è che si riducano gli steccati politici. A volte alcuni progetti vengono fermati e bloccati solo perché proposti da un altro partito. E questo è un po’ atteggiamento generale, peccato in un paese piccolo come il nostro di 1’700 abitanti.

Che idea ha della mancata aggregazione con Bellinzona, col senno di poi è stato peggio o meglio chiamarsi fuori? Valuterebbe altre fusioni?

MONTICELLI: Nel 2015 la popolazione ha detto un chiaro ‘No’, e al momento la sensibilità non sembra essere cambiata rispetto a ormai quasi 10 anni fa. La tematica principale riguarda l’indipendenza finanziaria, che è migliorata in questi tre anni con consuntivi in attivo nonostante il lavoro di contenimento della spesa senza tuttavia rinunciare a servizi di qualità. Penso ad esempio alla permanenza di Denner e dell’agenzia postale anche grazie a qualche sforzo finanziario in più del Comune, oppure al potenziamento della percentuale lavorativa dell’operatrice sociale. L’obiettivo sarà quello di stabilizzare a lungo termine le finanze, la via è stata tracciata e bisogna seguirla con convinzione.

RIGHETTI: Premettendo che il parere della popolazione va rispettato, a mio avviso bisogna piuttosto puntare sulle collaborazioni e sulle sinergie con i comuni confinanti.

Monticelli, ultimamente il Centro ha promosso una raccolta firme per avere uno studio medico sul territorio comunale. Questa figura è davvero necessaria considerando che non lontano ce ne sono diversi e a 5 chilometri c’è un centro medico e un ospedale?

Con il graduale invecchiamento della popolazione non è per niente secondario il bisogno di uno studio medico in paese. Tradizionalmente lo abbiamo sempre avuto e va reintrodotto il prima possibile.

Righetti, bisognerebbe fare di più per aumentare il gettito fiscale?

Lumino è prevalentemente un comune residenziale e dovrà rimanerlo anche in futuro. Abbiamo tuttavia una zona industriale relativamente grande ma attualmente non completa, con diversi spazi ancora sfitti e bisognerà lavorare per occuparli e aumentare così il gettito fiscale delle persone giuridiche. Tra i progetti del Comune, c’è peraltro anche quello di sistemare la strada principale che porta alle industrie.

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