Locarnese

Giù le tariffe Spitex: l’Alvad si arrabbia

Assistenza e cura a domicilio messe alla prova con la decisione del Dipartimento federale dell’Interno: ‘Scelta politica incoerente’

5 novembre 2019
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«Un segnale di scarsa sensibilità politica». In questi termini l’Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio (Alvad) inquadra la decisione del Dipartimento federale dell’interno di modificare l’Ordinanza sulla LaMal nel senso di diminuire del 3,6% le tariffe delle prestazioni Spitex (cure a domicilio) e di aumentare del 6,7% quelle delle case per anziani. La Commissione della gestione di Alvad, nel suo rapporto sui preventivi 2020, parla di «azione incoerente» da parte delle autorità federali poiché in contrasto con la supposta volontà politica di promuovere il mantenimento delle persone anziane il più possibile a domicilio. Il direttore Alvad Gabriele Balestra, raggiunto dalla “Regione”, amplia il ragionamento: «A livello federale si è voluto applicare alla lettera il principio della neutralità dei costi. Constatato che l’aumento per le cure a domicilio è stato molto più marcato rispetto a quello delle case anziani, per livellare si è deciso di correggere al ribasso le tariffe Spitex e aumentare nel contempo quelle delle case per anziani». Balestra – che è anche vicepresidente di Spitex Svizzera – ricorda che in consultazione «circa il 95% dei diversi attori interpellati si era dichiarato contrario a questa modifica, eppure si è andati comunque in quella direzione. È stato poco elegante, oltre che politicamente discutibile. Una soluzione alternativa sarebbe stata lasciare invariate le tariffe Spitex e aumentare soltanto della metà quelle delle case per anziani». In Ticino, oltretutto, si potrebbe assistere a quello che il direttore dell’Alvad definisce «un effetto perverso. Finora diversi Spitex privati o infermieri indipendenti non chiedevano il contributo al Cantone (pagato all’80% dai Comuni). Abbassando le tariffe, il rischio concreto è che siano costretti a farlo, andando a gravare ulteriormente sulle finanze pubbliche. Diviene pertanto sempre più importante che i Comuni, principali finanziatori del sistema, possano assumere un ruolo più importante».

Verso i 2’100 utenti

Nel 2020 è previsto per l’Alvad un aumento del 6,9% (+ 9’000, a 140mila totali) delle ore di prestazione, ciò, secondo la Gestione, fa “evidentemente seguito al crescente aumento delle richieste da parte degli utenti da seguire, che si prevede possa raggiungere un nuovo record di 2’100 unità”. Si tratta di una cifra che equivale al 3% della popolazione residente nel comprensorio. In questo caso si supera la media cantonale (2,7%) e quella nazionale (2,6%). “Quali siano i fattori che corrispondono a raggiungere queste cifre non è facile da definire – riflette la Gestione –, tuttavia siamo certi che gli stessi confermano l’importanza della nostra associazione che sempre più si afferma come un servizio irrinunciabile a tutta la popolazione e in particolare alla fascia di persone fragili. Questo ci sembra un punto assai rilevante in questi anni dove lo sviluppo demografico ci mostra l’inequivocabile aumento della popolazione anziana”.

Nel suo rapporto, la Gestione fa inoltre riferimento ad un aumento dei costi per la gestione del personale pari al 7,36%. Una crescita giudicata “proporzionata all’incremento dell’attività, in particolare per quanto concerne le cure di base (+7,9%)”, settore che occupa circa la metà delle attività. “Evidentemente – si legge – questo aumento richiede il corrispondente in risorse umane che devono essere ripartite nelle rispettive categorie professionali; è previsto un notevole aumento delle ore erogate dal personale infermieristico (+12,8%) e dagli assistenti di cura (+31,6%); una leggera flessione è invece prevista per le funzioni ausiliarie e gli aiuti familiari”. In base a queste premesse, la Gestione può confermare che l’evoluzione dei costi “si giustifica ampiamente”. Un aspetto che viene poi sottolineato è il seguente: “Nonostante l’aumento del tempo dedicato ad ogni singolo utente (66,7 ore), il Servizio rimane ancora sotto la media cantonale (75,3 ore) e si allinea alla media svizzera (66,5), fattori questi che fanno di Alvad un’istituzione che può vantarsi di una gestione economica più che efficiente”.

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