Locarnese

Ascona, così potrà crescere il Castello del Sole

Pronta la variante pianificatoria che permetterà di convertire una zona agricola in area edificabile

Suite di lusso in un campo di riso (Ti-Press)
28 novembre 2020
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Ampliare l'area edificabile del comparto che ospita l'albergo Castello del Sole ad Ascona e allo stesso tempo regolamentare e formalizzare a Piano regolatore (Pr) una situazione già esistente. Sono queste le intenzioni del Municipio del borgo che sottopone al Consiglio comunale una variante di Pr per la “Zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri”.

La proposta, su richiesta del Cantone, è stata coordinata con la Città di Locarno, i cui confini si allungano sulla sponda destra del delta della Maggia. Tra i cambiamenti, c'è la conversione in sedime edificabile di una fascia di terreno agricolo situata tra il cinque stelle e la sede della Terreni alla Maggia Sa.

L'obiettivo è di trovare una soluzione per permettere lo sviluppo del settore turistico e dell'albergo in quella zona. Ricordiamo che il Castello del Sole, della Terreni alla Maggia Sa, in alta stagione occupa fino a 150 collaboratori. La variante favorirà una crescita ulteriore della struttura, nell'ottica di un nuovo concetto (comune ad altre strutture alberghiere svizzere che costituiscono “The living circle”) ispirato allo stretto connubio tra albergheria, natura e agricoltura. Un'agricoltura che nel comparto di circa 100 ettari della terreni alla Maggia si sta convertendo sempre più alla produzione bio. 

La variante pianificatoria

La variante prevede un unico ingresso che servirà al cinque stelle e alla sede dell'azienda agricola. Nell'area in questione e sul sedime che diventerà edificabile potranno convivere contenuti alberghieri classici, attività culturali, congressuali, sportive e paramediche, in stretto collegamento con l'hotel. Per le altezze degli edifici, sono previsti tre comparti: si va dagli 8 metri massimi nella fascia verso il lago fino ad arrivare ai 16 metri nella zona del nuovo ingresso, passando per i 12,5 metri nelle altre aree. In sostanza, verrà messo nero su bianco il concetto dei padiglioni, come quelli esistenti (suite e Spa) per quanto riguarda la parte più a sud. Ampio sarà lo spazio riservato al verde. A nord (nei pressi dell'attuale area di posteggio e verso la sede dei Terreni alla Maggia) sarà possibile costruire edifici più alti, ma le facciate potranno misurare al massimo 45 metri. L'indice d'occupazione sarà del 30 per cento. Stando alle indicazioni fornite dai proprietari dell'albergo alle autorità e ai pianificatori, la nuova impostazione basterà a soddisfare le esigenze dello sviluppo previsto nei prossimi 10-15 anni. Il viale d'accesso, da via Muraccio, scenderà dritto verso il cinque stelle, attraversando il vigneto e passando di fronte al punto vendita dei prodotti agricoli. Sarà largo 7,5 metri e comprenderà due corsie per i veicoli motorizzati e una pista ciclopedonale.

Il Municipio di Ascona, sottolineando la necessità di regolarizzare una situazione in gran parte già esistente e consolidata tramite le norme di applicazione del Pr, assicura di aver tenuto conto di tutti gli interessi in gioco: la promozione turistica ed economica, l'uso parsimonioso del territorio e l'inserimento armonioso dei nuovi elementi, così come il consolidamento della produzione agricola.

La compensazione agricola

Tra gli aspetti più complessi contemplati nella proposta di variante c'è sicuramente quello della compensazione reale del territorio sottratto all'agricoltura che per legge va attuata nel limite del possibile. Ad Ascona sono stati individuati degli appezzamenti nella zona dell'ex aerodromo, ma per una questione di tempi (la variante pianificatoria andrebbe approvata entro 3 anni) la soluzione non è giudicata attuabile. Perciò, stando ai calcoli (per Ascona si parla di una superficie di circa 20 mila metri quadrati, oltre duemila dei quali per il nuovo viale d'ingresso), il Comune dovrà versare al Cantone 1,4 milioni di franchi. Somma che servirà a pagare il mancato compenso agricolo, ma che, tramite un contratto, sarà rimborsata dalla Terreni alla Maggia Sa.

Per il plus valore pianificatorio (stando a una prima perizia, non vincolante) si parla di una cifra a sei zeri, che la Terreni alla Maggia dovrà versare. In totale oltre 5 milioni di franchi, da suddividere tra Locarno e Ascona (un terzo andrà poi riversato al Cantone).

Da segnalare ancora che nell’ambito della consultazione aperta dal Comune di Locarno e di Ascona, I Verdi del Locarnese avevano inoltrato nel settembre del 2018 le loro osservazioni, puntando il dito contro il sacrificio di terreno agricolo, fondamentale per la sicurezza e la sovranità alimentare, e ritenendo irrisori i compensi pecuniari rispetto al danno per la collettività.

Il precedente, con il 'no' popolare

Già una decina di anni fa il Comune di Ascona aveva proposto una modifica, sempre per un sedime della terreni alla Maggia Sa, nei pressi dell'attuale porto patriziale. Il Consiglio comunale aveva approvato la trasformazione di 16mila metri quadrati di terreno agricolo in area edificabile R2. Ma erano state raccolte le firme per un referendum e con il motto “No al sacrificio di ulteriore terreno agricolo, a favore di un solo proprietario privato e a scapito della bellezza del territorio, della natura e del turismo” la popolazione era stata chiamata alle urne. Nella votazione del 17 giugno 2012 la nuova pianificazione era stata bocciata dal 69 per cento degli asconesi.

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