Locarnese

Locarno, ‘responsabili nei confronti della comunità’

Nel tradizionale discorso di Capodanno (in formato video) il sindaco Alain Scherrer esorta i cittadini a una condotta rispettosa delle disposizioni sanitarie

((Archivio Ti-Press))
1 gennaio 2021
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La tradizionale allocuzione di Capodanno del sindaco di Locarno Alain Scherrer, con l'incontro e lo scambio degli auguri con la cittadinanza in Piazza Grande, complice l'emergenza sanitaria, ha preso stavolta la forma di un abbraccio virtuale. Pr raggiungere gli abitanti di Locarno il numero uno del Municipio ha affidato le sue riflessioni a un breve filmato video. Ricordando come la pandemia sia, purtroppo, presente anche in questo primo scorcio di nuovo anno, Scherrer esorta tutti a non abbassare la guardia: ”È vero, a volte non abbiamo rispettato le regole sanitarie, ma non è certo il nostro comportamento a cagionare la terza ondata di pandemia, quella che si sviluppa a una velocità folle. Quella nasce lontano da noi e non ci sfiorerà neppure. No, non è il nostro comportamento personale e famigliare un po’ più … libero a scatenare quelle crisi sanitarie che tutti conoscono. No, non è colpa nostra. Ma quando si vede la fotografia di un bambinello di tre mesi in un lettino d’ospedale, che respira perché un apparecchio respiratorio lo mantiene in vita e che sopravvive solo grazie a tutti i medicamenti che gli entrano nelle vene, un bambinello aggredito da quella strana bestia, forse ci si ferma un momento a pensare alle responsabilità di ogni individuo nei confronti della comunità tutt’intera”.

’Umiltà è maturità civile’

Anche nei prossimi mesi, prosegue il sindaco, è quindi indispensabile il rispetto delle regole sanitarie: “È noioso, forse noiosissimo portare la mascherina, dappertutto e sempre. E poi è costoso. E poi, forse non serve a niente. E se invece servisse a qualcosa? E se invece quel gesto servisse a salvare delle vite, non foss’altro che una? E se, nella confusione di notizie contrastanti, di pareri scientifici opposti, di ordini e contrordini a volte politicamente scorretti, avessimo l’umiltà di seguire le misure sanitarie che i responsabili cantonali o federali ci consigliano di adottare o ci obbligano ad adottare? Umiltà vuol dire mettere da parte la solita vita, le idee e le esigenze personali, per pensare “comunità”, “società civile”, “vicini di casa”, “colleghi di lavoro”, tutte realtà che un mio comportamento sconsiderato potrebbe intaccare, scalfiggere, distruggere. Umiltà è maturità civile. E maturità civile è voler salvare a qualsiasi costo tutte le persone che si possono salvare quando la casa brucia”.

L'augurio degli spazzacamini

Lo spazzacamino è un simbolo portafortuna. Per questo motivo, nel tradizionale augurio di Piazza Grande, questa figura non manca mai sul palco.  Fabio Polverini, rappresentante della categoria, ha dunque deciso di portare ai locarnesi un messaggio benaugurante: “Durante i gioiosi scambi di auguri lo scorso Capodanno in Piazza Grande a Locarno, non avremmo lontanamente pensato che il 2020 ci avrebbe cancellato certezze, portato dolore, paure e instabilità economica mettendo in ginocchio diverse realtà economiche. Dopo lo choc della scorsa primavera con 111 giorni vissuti in stato di necessità ,sembrava
che l’estate potesse riportarci serenità e allontanare quel virus che tutti vorremmo lasciarci alle spalle, ma che purtroppo all’inizio di autunno è prepotentemente riapparso per metterci nuovamente in ginocchio”. Polverini ha pure ringraziato “tutti coloro che in diversi ambiti, in un modo o nell’altro si sono prestati ad assistere i malati e i loro famigliari con un abbraccio virtuale a chi è stato toccato dal dolore per la perdita di una persona cara”. A nome degli spazzacamini ha, infine, “esternato la nostra fiducia nelle Istituzioni e nella scienza fiduciosi che nel 2021 torneremo ad abbracciarci”.

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