Luganese

Cisterna a Sorengo, la società investitrice è fallita

Subisce una sospensione il progetto con investimento milionario nel comparto per un Centro di creatività e cultura voluto dal Comune

(Ti Press)
23 febbraio 2019
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I creditori e tutti coloro che vantano pretese sui beni che sono in suo possesso sono invitati a far valere i propri diritti e i propri crediti insieme con i mezzi di prova entro il 17 marzo 2019. Firmato: Ufficio fallimenti di Lugano. È fallita la Piancha de Citerna – con decreto della Pretura del Distretto di Lugano –, società proprietaria dell’importante e combattuto  comparto La Cisterna, il cui valore di stima immobiliare sfiora i 2 milioni di franchi. «È un dispiacere» si limita a commentare la sindaca, Antonella Meuli. «Intanto ora stiamo raccogliendo tutte le informazioni. Non mi posso pronunciare in questo momento. La procedura è ancora in corso e attendiamo di sapere come si risolve». L’ultima puntata saliente della infinita storia del comparto La Cisterna (nei decenni addietro piscina e luogo di svago e ricreativo) risale al maggio dello scorso anno, quando il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza e al termine di un ampio dibattito una Variante di Piano regolatore che ha delineato le premesse per una riconversione della preziosa area: un  investimento milionario per la creazione di un Centro di creatività e cultura, segnatamente la creazione di una sala prove interrata, atelier per artisti, un esercizio pubblico e un parco
verde. Un progetto per il quale la società anonima, Piancha de Citerna, ora fallita, aveva garantito all’autorità comunale, dopo incontri a tavolino, di preoccuparsi dell’edificazione dei nuovi contenuti artistico-culturali con un investimento milionario. Un progetto, dunque, destinato a naufragare? La sindaca preferisce per ora non pronunciarsi. Ma c’è un altro scenario che a questo punto potrebbe aprirsi. L’Ufficio fallimenti di Lugano, una volta stabilita la graduatoria dei creditori, potrebbe mettere all’asta il terreno e gli edifici e le due
piscine da tempo dismesse che compongono il comparto La Cisterna. A questo punto il Comune di Sorengo potrebbe prodigarsi nell’acquisto all’incanto di questa ampia area, già del Credit Suisse, allora proprietario del Centro sportivo con piscina? «È presto in questo momento per entrare nel merito – risponde la sindaca –. Quando avremo raccolto tutte le informazioni faremo il punto della situazione e vedremo quali varianti ci saranno sul tavolo ed eventualmente anche questa ipotesi dell’asta potrà essere valutata. Non posso dire in questo momento quale direzione intraprenderà il Municipio». Intanto, altri ostacoli gravano sul comparto La Cisterna. Contro la risoluzione adottata dal Consiglio comunale
sull’approvazione della Variante di Piano regolatore sono tuttora pendenti alcuni ricorsi interposti al Consiglio di Stato. Uno di questi porta la firma del consigliere comunale Claudio Simonetti, presidente della Commissione Piano regolatore, che osserva: «Il Comune, fallita la società Piancha de Citerna, si ritrova ora senza un interlocutore e senza l’investitore.
È un aspetto sul quale il Municipio si deve chinare. Nel mio rapporto di minoranza alla Variante di Pr suggerivo che il terreno fosse acquistato dal Comune e messo ad uso, quale zona verde, delle vicine Scuola dell’infanzia ed Elementare». Simonetti sulle sorti della Cisterna ha intanto convocato a breve una riunione della Commissione Piano regolatore:
«Vorremmo coadiuvare, se possibile, il Municipio in questa non facile fase».

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