Luganese

Campione, piccoli grandi passi verso la normalità

In attesa della decisione del Tribunale di Como sulla richiesta di un nuovo concordato preventivo, il Comune chiede una mano a Roma

Una veduta del Comune dell'enclave e del suo casinò (Ti-Press)
27 dicembre 2020
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È attesa a giorni la decisione dei giudici fallimentari di Como sulla richiesta della Casinò di Campione d'Italia di un nuovo concordato preventivo. Negli ambienti del Tribunale lariano si sostiene che la richiesta sarà accolta dal collegio che dovrà anche sciogliere la riserva sulla richiesta della Procura di provvedimenti cautelari sul capitale della casa da gioco. Nel frattempo, il Comune dell'enclave è alle prese con il problema dei problemi: la stesura del bilancio che, gravato da debiti per una ventina di milioni di euro, di cui 17,5 milioni con i dipendenti, non si riesce a stilare. Il sindaco Roberto Canesi individua una soluzione: «Una mano da Roma: 10 milioni di euro. Non soldi a fondo perso, ma l'anticipo di un anno del contributo annuale, per avere a disposizione i 20 milioni di euro di cui abbiamo bisogno. Un prestito a lunga scadenza. Siamo in attesa della risposta da Roma». Sembra scongiurato il rischio di un nuovo commissariamento, anche perché la nuova amministrazione comunale è riuscita a centrare un obiettivo molto importante: rinegoziare il mutuo annuale per la ''cattedrale laica di Mario Botta''.

Soddisfatto Canesi: «Con Banca Intesa innanzitutto abbiamo ottenuto la sospensione di 2 rate del 2020 (oltre tre milioni di euro, ndr). Poi, abbiamo convenuto sul prolungamento al 2034 (la scadenza era al 2024, ndr) del mutuo. La quota annuale passa da 6 milioni di euro a 2 milioni. Questo ci consentirà di disporre di 4 milioni all'anno»'. Soldi come ossigeno per il Comune che, stando a Canesi, hanno consentito di fare «un piccolo, ma significativo, passo verso il ritorno alla normalità».  Agli ex dipendenti del Comune che prima del dissesto finanziario erano 101 e ora sono 13 a tempo pieno e 4 a part time è stata pagata una mensilità, quando ancora ce ne sono una quindicina da pagare. E dopo due anni il Comune è tornato a pagare l'integrazione ai pensionati con redditi bassi e l'indennità di confine ai carabinieri. Nominato da parte del Comune il Revisore dei conti della scuola dell'infanzia ''Giuseppe Garibaldi'', avviata verso la riapertura.

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