Luganese

'La disdetta all'autogestione aumenta escalation dello scontro'

Il Partito Socialista Ticino e la sezione di Lugano definiscono 'una provocazione' l'annuncio dello sgombero dell'ex Macello da parte del Municipio

(Ti-Press)
18 marzo 2021
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"Una provocazione". Così il Partito Socialista di Lugano e il Partito Socialista cantonale definiscono il preavviso di 20 giorni dato dal Municipio di Lugano a seguito della disdetta della convenzione del 2002 che concedeva all'autogestione l'utilizzo di parte dell’ex Macello di Lugano da parte dell’autogestione, convenzione sottoscritta da Consiglio di Stato, Comune di Lugano e Centro Sociale Autogestito il Molino - CSOA (rappresentato allora dall’Associazione ALBA).

I socialisti "deplorano vivamente la decisione del Municipio di Lugano", che, precisano, "potrà essere impugnata da un ricorso, che avrà anche qualche possibilità di riuscita, visto che la Città ha necessità di tornare in possesso dell’immobile dato in utilizzo al Centro Sociale Autogestito solamente e al più presto tra 2 anni (inizio dei lavori presumibile per la riattazione e la trasformazione dell’ex Macello nel 2023-2024)".

La decisione odierna del Municipio di Lugano, a dire del PS, "aumenta l’escalation dello scontro tra Lega e CSOA: ad essere la vittima di questo scontro è innanzi tutto la collettività, che ne uscirà destabilizzata".  A essere colpiti, secondo il Partito socialista, saranno "centinaia e centinaia di giovani e di persone, che hanno frequentato e frequenteranno le attività culturali e sociali dell’autogestione all’ex Macello, senza aver nulla a che vedere con gli episodi di violenza prodottisi in Piazza Molino Nuovo in ottobre e alla Stazione negli scorsi giorni". Violenze dalle quali il PS si distanzia e sulle quali si attendono le decisioni della Magistratura.

"Il Partito socialista di Lugano e il Partito socialista cantonale" spingono per il dialogo, e  "invitano infine il Consiglio di Stato, come firmatario della convenzione, a dar prova di dinamismo nella vertenza e a designare al più presto una mediatrice o mediatore autorevole per condurre le parti in litigio a più miti consigli e per avviare un dialogo nell’interesse della collettività luganese e ticinese".

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