Luganese

In giro col Sup di notte: ‘Senza luce è un rischio’

Non tutti i proprietari del famoso Sup si dotano di illuminazione a 360 gradi. Le indicazioni della Polizia lacuale e le esperienze dei noleggiatori.

Se all’imbrunire, i proprietari senza il necessario vengono fatti rientrare
(Ti-Press)
19 agosto 2023
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Con la bella stagione è quasi impossibile ignorare la bellezza del lago e trattenersi dall’assaporarla in tutte le sue sfaccettature. Ce ne sono alcune però che possono essere pericolose se non affrontate nel modo giusto. Ci riferiamo allo stand up paddle (Sup). Sì... vi chiederete come fa a essere rischioso se – a meno che non ci si chiami Connor Baxter o si abbiano le braccia di Hulk – la velocità massima non supera i 7km/h. Il rischio non si corre tanto con il mezzo in sé ma negli orari in cui lo si utilizza. Motivo per il quale i vari luoghi di noleggio non affittano le tavole dopo le 20. Ne abbiamo parlato con Yoann Hamonic, proprietario di LakeAccademy di Agno e Mirko Serra del Rivabianca che hanno constatato che può capitare di incontrare dei privati sulle tavole, anche a notte fonda.

Problemi alla navigazione ordinaria

«Quando chi va in paddle resta entro i 50 metri dalla riva, dove le barche non possono andare veloce, non ci sono problemi – afferma Hamonic –. Ma quando vanno in mezzo al lago di notte è pericoloso perché lì passano i taxi barca a velocità molto più elevate. Soprattutto perché non hanno luci che segnalano la loro presenza». Anche Serra dice di averne incontrati alcuni di notte. «Mi è capitato di vedere gente fuori in paddle quando effettuavo il servizio di taxi via lago, una volta vicino a Gandria, altre di fronte alla città. In un’occasione mi sono fermato e ho detto loro che è molto pericoloso muoversi senza luci in mezzo al lago». Non lontano da qui, ci racconta, «in Italia, ho visto due ragazzi su due Sup attaccati fra loro da dei pezzi di legno e un motore. Qui siamo lontani da questo tipo di esperimenti illegali, ma c’è comunque chi di notte rischia».

Le luci sono obbligatorie

Per il servizio di taxi via lago, «andiamo in giro con barche da 200 cavalli ma non credo si rendano conto di quel che rischiano. Ci sono notti in cui è nuvoloso e in cui la luminosità non è ideale. Per quello la luce dovrebbero averla tutti, e soprattutto una che si vede a 360 gradi». In effetti, Marcel Luraschi, responsabile della Sezione lacuale della Polizia cantonale, ci spiega che il Sup «è una sotto categoria dei ‘natanti a remi’ e quindi può navigare anche di notte, l’importante è che sia visibile a 360 gradi con una luce bianca di navigazione». Luci obbligatorie anche per tutte le categorie di natanti.

Di stand up paddle «comunque ne ho visti veramente pochi di notte e di solito navigano sotto riva. Di principio è comprensibile che in determinati contesti una loro presenza nelle ore che seguono il tramonto possa creare qualche difficoltà alla navigazione ordinaria». A ogni modo, precisa Luraschi, «se li incontriamo all’imbrunire senza luce li facciamo rientrare, di notte viene intimata una procedura ordinaria per navigazione senza luci». Finora, ci spiega, «non abbiamo però ricevuto segnalazioni problematiche particolari riguardanti i Sup». Da ultimo occorre tener conto che «il rischio esiste anche di giorno, soprattutto perché con il riverbero non è sempre evidente notarli se magari i proprietari sono sdraiati a prendere il sole al largo».

Che sia di notte o di giorno il rischio c’è. E con il vento pure, come dimostra la cronaca più recente.

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