Mendrisiotto

A Novazzano Destra e Sinistra unite in nome del nucleo

I due gruppi chiedono al Municipio di trasferire la futura struttura per anziani nel centro del paese e invitano a pensare al recupero della Corte Belvedere

Chiamato in causa il Municipio (Ti-Press)
5 ottobre 2020
|

A Novazzano Destra e Sinistra hanno trovato una battaglia comune. Sul luogo da destinare alla futura struttura residenziale per gli anziani del paese la pensano allo stesso modo: il complesso dovrebbe essere realizzato nel 'cuore' del Comune.  Agli occhi di Lega-Udc-Ind. da un lato e Insieme a Sinistra-Verdi-Ind. dall'altro ciò consegnerebbe la chiave anche per aprire la porta alla valorizzazione del nucleo. Soprattutto ora che, davanti al Tribunale cantonale amministrativo, è caduto il progetto (a firma dell'architetto Mario Botta) di trasformare la vecchia corte Belvedere in un complesso abitativo. A mettersi di traverso la Società per l'arte e la natura (Stan), che si è vista accogliere il suo ricorso. Vista dai due gruppi l'attuale situazione offre, quindi, l'occasione al Municipio per ripensare la sua strategia. Un invito tradotto di recente in una interrogazione. Come dire che per uscirne - evitando altresì l'ineluttabile degrado dei vecchi edifici che compongono la corte -serve l'intervento incisivo dell'ente pubblico. L'esecutivo raccoglierà la sfida? L'interrogativo per ora resta aperto. La disponibilità politica a favorire un 'confronto aperto e chiarificatore' è già data.

Appartamenti per anziani: si aprono le prime offerte

Al momento, d'altra parte, l'autorità comunale appare determinata a condurre in porto l'operazione legata agli appartamenti per anziani autosufficienti: 32 in totale da realizzare in due tappe, così recitava nel gennaio 2018 il bando ad hoc. Tant'è che nel luglio scorso sono stati pubblicati i primi concorsi per assegnare i mandati - per la direzione lavori e le competenze ingegneristiche - e oggi, lunedì, in mattinata nella sala consiliare si apriranno le buste nel corso di una seduta pubblica. Osservato da Destra e da Sinistra, però, il Municipio dovrebbe tiare un po' il freno. L'impressione, fanno capire a chiare lettere i cinque firmatari dell'atto parlamentare - Bruno Davitti, Ivan Grassi e Claudio Zariatti (Lega-Udc-Ind.), Claudio Luppi e Laura Panzeri Cometta (Is-Verdi.-Ind.) -, è che si voglia 'giocare d'anticipo come se tutto fosse scontato e la richiesta di credito passasse senza problemi in Consiglio comunale'. In realtà, si annota, l'investimento non è ancora stato votato dal legislativo. Un tetto di spesa, fanno notare, che nel frattempo è lievitato da 14 a 19 milioni di franchi. Il che 'ci lascia alquanto perplessi e allibiti'.

'Il Municipio non ha valutato di interpellare degli esperti'

Tanto per Lega-Udc-Ind. che per Is-I Verdi-Ind. ci si dovrebbe prendere, semmai, il tempo per ragionare pure sull'opportunità di farsi dare una mano, con l'obiettivo di sviluppare l'operazione al meglio. L'esecutivo, si esemplifica, non ha mai valutato la possibilità di affidare un progetto - 'praticamente a costo zero' - ad assicurazioni sulla vita o realtà come il Tertianum a Chiasso. Allo stesso modo, si insiste nell'interrogazione, non si è considerato di rivolgersi al Centro di competenze per gli anziani alla Supsi, che potrebbe 'offrire un supporto al lavoro dei professionisti attivi nel settore e promuovere una cultura del benessere e della qualità di vita degli anziani'.

Gli interessati sono una trentina

D'altro canto, a Novazzano c'è chi già oggi traslocherebbe volentieri in una simile struttura residenziale. Lo dicono i numeri dei sondaggi condotti dal Comune e ricordati dagli stessi firmatari. L'ultimo monitoraggio è stato effettuato nei mesi scorsi, e passando in rassegna i 151 formulari riconsegnati (sui 450 distribuiti), è emerso che 36 cittadini 'hanno espresso un interesse nel futuro progetto'. Un numero non distante da quello dei nuclei famigliari (34) che si erano fatti avanti in occasione del primo questionario. Cifra che si era poi assottigliata a una ventina in un incontro successivo. Ecco che i consiglieri ora vorrebbero sapere 'quanti sono veramente interessati a entrare nelle nuove unità abitative'.

Corte Belvedere, urge intervenire

In attesa di avventurarsi nella discussione - che si spera 'franca e serena' - sul luogo dove insediare la struttura residenziale - l'esecutivo ha individuato il terreno accanto alla casa per anziani Girotondo -, resta un altro nodo da sciogliere: il destino della Corte Belvedere. Corte all'interno della quale a inizio settembre è crollata una porzione di tetto dell'edificio. I due gruppi lamentano che 'nulla è stato fatto' per porvi rimedio. Eppure, ricordano, l'autorità ha assicurato di aver contattato il proprietario - a quanto pare deciso ad abbandonare le sue ambizioni dopo la bocciatura del Tram -, il quale, a sua volta, avrebbe 'immediatamente incaricato l'impresa per effettuare i lavori necessari'. A Destra come a Sinistra, però, si ritengono le prese di posizione del sindaco dell'Ufficio tecnico 'assolutamente insoddisfacenti e superficiali'. Insomma, si rilancia, l'operato del Municipio è stato 'adeguato alla situazione?'. Il timore, non sottaciuto, è che possa essere messa a repentaglio la sicurezza dei cittadini. In ogni caso i due gruppi sono pronti a impegnarsi 'con la massima tenacia' per centrare il risultato auspicato.

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔