Mendrisiotto

Carnevale momò, l'idea di collaborare piace

Prima presa di contatto tra gli organizzatori dei bagordi nel distretto. Lanciato un appello all'unione

Il risotto Urano (archivio Ti-Press)
8 ottobre 2020
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Lo hanno dichiarato in assemblea. E questa sera, per bocca di Alessandro Gazzani, presidente del comitato del Carnevale Nebiopoli di Chiasso, lo hanno ribadito. I rioni chiassesi vogliono che negli annali del Carnevale ci sia traccia anche dell'edizione 2021. «La volontà di organizzare qualcosa, seguendo le normative che saranno in vigore, c'è – conferma Gazzani –. Nebiopoli si impegnerà per questo obiettivo. Quello che vivremo a Chiasso sarà un ritorno alle origini, anche se è ancora difficile capire quello che potremo fare». Le disposizioni cantonali sono chiare: se Carnevale sarà, lo stesso sarà sotto forma di eventi gastronomici. Capannoni, cortei e bagordi vari torneranno – questa almeno è la speranza – nel 2022. «L'idea più intelligente da sviluppare sarà quella di un ritorno al passato, tornando a riproporre gli eventi gastronomici, da qualche anno concentrati nella cornice del Villaggio, nei vari rioni – continua il presidente –. Se la situazione sanitaria lo permetterà, si potrà pensare a qualche situazione di contorno». Situazioni che potranno coinvolgere anche le scuole e le case anziani. Una riflessione in merito verrà effettuata nei prossimi temi. I punti da chiarire sono del resto ancora molti. A partire dalle date – «durante l'assemblea c'è chi ha detto che dobbiamo continuare con la tradizione delle nuove date (anticipate di due settimane, ndr)» – e la realizzazione della ‘patacca’, ormai diventata un vero oggetto da collezione. Confermata, almeno per il momento, la pubblicazione del giornalino satirico anche se, spiega il presidente, «sarà un'edizione ridotta perché il periodo di lockdown ha tolto notizie fresche». 

‘Muoviamoci come Mendrisiotto’

Dopo l'incontro tenutosi ieri sera a Bellinzona – nell'audio le parole di Alessandro Gazzani ai microfoni di Radio Ticino – questa sera si sono riuniti allo stesso tavolo i Carnevali momò. L'incontro, promosso dal Nebiopoli, è stato voluto per parlare di quanto deciso a livello cantonale, di come questa situazione è stata vissuta, per discutere sulle possibilità future e sviluppare possibili sinergie. «L'obiettivo è quello di sopravvivere – ha detto Gazzani ai numerosi presenti all'interno del capannone dell'Hc Chiasso –. Dobbiamo muoverci insieme, come Mendrisiotto. Questa è l'occasione per scambiare chiacchiere e opinioni tutti insieme, per pensare di promuovere qualcosa di diverso e sostenerci l'uno con l'altro». Considerata l'incertezza sanitaria, il punto di partenza è chiaro. «Qualsiasi cosa decideremo, dovrà essere semplice e organizzabile in pochi giorni o, nella peggiore delle ipotesi, annullabile con poco preavviso e senza costi», ha commentato Gazzani. L'appello, raccolto dai presenti, è stato quello a «essere uniti, pensando anche a chi sta vivendo momenti di difficoltà economica e a cosa si potrebbe fare per gestire queste situazioni. Non abbiamo una soluzione, possiamo pensare a migliaia di iniziative, ma poi bisogna trovare un modo per metterle in atto. Quello che Nebiopoli non vuole – ha ribadito a più riprese Gazzani – è che gruppi, carri e guggen di trovino soli a gestire problemi di questa tipo». A fine novembre i rappresentanti dal Carnevale si ritroveranno per un ulteriore scambio di idee e valutare le eventuali manifestazioni da sottoporre al Gruppo grandi eventi.

‘Da un'idea può nascere un progetto’

La parola è quindi passata ai presenti in sala. «Forse qualcuno ha delle idee e altri sono più scettici, ma da un'idea può nascere un progetto – sono state le parole di Massimo Dall'Oglio, presidente della guggen Spacatimpan –. Tra le ipotesi poteva esserci quella di una manifestazione itinerante a Chiasso, ma il Comitato grandi eventi ci ha detto che non è fattibile e che è preferibile avere eventi in giorni e comuni diversi piuttosto che averne due a Chiasso, perché l'afflusso di gente non va bene». Il Carnevale di Balerna, ha spiegato il suo rappresentante, è intenzionato a organizzare qualche evento. «Sarebbe interessante che tutti facciano il Carnevale nello stesso periodo: dobbiamo farci concorrenza per evitare grossi assembramenti». Per il Dormiglione di Mendrisio, «piuttosto che unirci per organizzare grossi eventi, sarebbe meglio favorire la ripartizione per i vari Carnevali, dividendoci per esempio le guggen, e promuovere eventi snelli». Il rappresentante del Carnevale di Stabio ha invece espresso un certo «scetticismo: il comitato, dove purtroppo c'è stato chi ha avuto esperienze negative con la malattia, ha quasi deciso si non organizzare nulla. Ma se ci saranno delle buone idee, saremo disposti ad aiutare». Ul Racula di Riva San Vitale, che l'anno scorso ha ‘ereditato’ il guggenshow del giovedì sera, vede «dura ripetere questa esperienza: avere qualcosa al chiuso è un problema, ci vorrebbe una struttura grande che nel Mendrisiotto non esiste».

‘Carnevale non deve essere uno stress’

Alla serata ha partecipato anche il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni. «La situazione non è semplice: Carnevale deve essere un divertimento e non uno stress – ha spiegato –. Il settore gastronomico è forse il solo punto dove possiamo discutere. Ma vale la pena prendersi una responsabilità del genere? Il Municipio di Chiasso è da sempre vicino al mondo del Carnevale, ma oggi non saprei come esprimermi in merito all'edizione 2021».

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