Mendrisiotto

A Mendrisio Sinistra e Verdi vogliono dare 'un'AlternativA'

Il gruppo nato alla fine del 2019 si consolida e presenta i suoi sette candidati al Municipio nel segno del cambiamento

Pronti alla sfida
2 febbraio 2021
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Il Covid-19 ha lasciato e lascerà il segno sul piano sociale ed economico nelle comunità locali. Ed è lì che per l'AlternativA di Mendrisio occorre fare leva. Per rinascere, "come una fenice". Del resto, oggi non ci si può tuffare nella campagna elettorale per le elezioni comunali del 18 aprile estraniandosi dalla crisi sanitaria e dai suoi effetti. Il richiamo a queste nuove responsabilità dà semmai nuovo vigore all'azione politica. Nella casa dei progressisti ha cementato l'alleanza tra Insieme a Sinistra e Verdi, nata alla fine del 2019. Una intesa che rilancia obiettivi e ambizioni, inclusa quella di riuscire a raddoppiare la rappresentanza in Municipio e rinforzare la presenza in Consiglio comunale. A guidare il gruppo che si affaccia dalla lista per l'esecutivo, infatti, dal luglio scorso c'è la municipale Françoise Gehring. A fare da motore valori come "trasparenza, primato dell’esclusivo interesse collettivo, pari opportunità, centralità dello sviluppo sostenibile".

Compatti e determinati a distanza

Le distanze sono aumentate - per ragioni anti coronavirus -, ma convinzione ed entusiasmo non si sono affievoliti. Neppure la rinuncia, come per gli altri partiti, all'assemblea di prassi, ha allentato la compattezza di Verdi e Sinistra Insieme. La procedura quest'anno è stata elettronica, ma il sostegno a liste e candidati non è certo mancato. A fare squadra di fronte agli elettori e al fianco di IaS e Verdi ci sono sempre Partito Comunista, Pop, Più Donne, Giso e Giovani Verdi. Una formazione che a Mendrisio condivide delle visioni. Se, infatti, chiedete su cosa si punterà per la Città del prossimo futuro, le idee sono chiare: sette i punti che contraddistinguono un programma nel quale, tiene a rimarcare l'AlternativA in una nota, si coniugano "diritti sociali e diritti ambientali". A fare da filo conduttore alla linea politica sono, detta altrimenti, i temi dell'ambiente, del territorio, della socialità, del lavoro, della cultura e delle pari opportunità, nel solco di una città "aperta, innovatrice e solidale che guarda al futuro con occhi nuovi".

Le donne 'abili tessitrici'

A proposito di sguardo nuovo, si può ben dire che Françoise Gehring lo abbia portato, tenendosi cari in particolare le pari opportunità e lo sviluppo sostenibile, sempre più centrale. Senza trascurare che il suo ingresso in Municipio ha raddoppiato la rappresentanza femminile (accanto a Francesca Luisoni). «Le donne sanno pensare in termini di generazioni e alla competizione antepongono la collaborazione - chiarisce -. Sanno essere abili tessitrici, ma anche risolute nel perseguire gli obiettivi per la comunità. Comunità che in questo periodo di grandi incertezze e sofferenze, ha bisogno di attenzione, solidarietà, vicinanza e speranza».

In effetti, Gehring non è sola in una lista che non vede le candidate come una presenza quasi dovuta o puramente simbolica. Con lei è in lizza Claudia Crivelli Barella, oggi alla sua terza legislatura in Consiglio comunale per i Verdi (nonché vice capogruppo dei Verdi in Gran Consiglio), che "crede fermamente" nella possibilità di questo nuovo soggetto politico di fare il bis al tavolo dell'esecutivo.  «Mi metto a disposizione – afferma e precisa – per affiancare Françoise Gehring in Municipio, e ho fiducia nella forza della collaborazione e della cura di ambiente e persone. Pensare globalmente per agire localmente!».

A corroborare l'attenzione alle donne in politica vi è altresì Cristina Marazzi Salvoldelli, da poco tra i banchi del legislativo, che sottolinea la scelta politica coerente e profilata proposta dal gruppo. «Ripartiamo insieme con l’AlternativA per costruire una società migliore: più giusta, rispettosa e attenta ai bisogni di tutti», è il suo appello. «Siamo tutti pronti - annota - a impegnarci per realizzare spazi verdi di prossimità (Parco del Laveggio) e maggiori opportunità per donne, giovani e lavoratori anziani».

'Ambientalismo e lotta di classe'

Un altro assioma che fa da collante tra le forze progressiste è quello che si ispira, si ricorda, a Chico Mendes. Nella realtà mendrisiense, si spiega, "non si può solo difendere l’ambiente senza mettere in discussione un sistema produttivo che da una parte saccheggia le risorse naturali e, dall’altra, crea sempre maggiori disuguaglianze". Anche alle nostre latitudini, si rilancia, ci si trova confrontati con "precarietà, dumping salariale e sociale e discriminazione di genere", che accompagnano "cementificazione, erosione del suolo, livelli di inquinamento atmosferico oltre le soglie e traffico da record".

«L’emergenza climatica, la pandemia e le sue conseguenze sociali ed economiche: cosa possiamo fare nel nostro piccolo di fronte a problemi così grandi e apparentemente insormontabili? – si chiede Andrea Stephani, in Consiglio comunale dal 2013 e in Gran Consiglio per i Verdi –. Forse occorre ricordare che tutte le grandi rivoluzioni iniziano sempre con piccoli gesti individuali». Stephani si dice pronto a battersi «per una Mendrisio più equa, sostenibile e solidale», e per una qualità di vita migliore e servizi e «validi e differenziati in un contesto di maggiore rispetto per l’ambiente e il paesaggio». E parlando di ambiente e paesaggio è inutile dire che in cima alla lista c'è il recupero del comparto di Valera.

In campo per il cambiamento

L'AlternativA, quindi, parla, si fa capire, "a tutti coloro che, alle scorse elezioni cantonali e federali, hanno espresso la propria volontà di cambiamento e che desiderano per Mendrisio una Città più attenta alla qualità della vita e ai bisogni di tutti i suoi abitanti". Una ragione in più capace di convincere anche Daniele Stanga, consigliere comunale dal 2001, a riprendere la corsa. «Al termine di questi 20 anni di 'carriera' - ammette - mi ero ripromesso di smettere con la politica attiva, ma questo nuovo progetto mi ha convinto a rimettermi in gioco e a dare la mia disponibilità anche per la corsa a un seggio in Municipio... il secondo per l’AlternativA».

A dar man forte alla lista ci sono poi Martín Muntaner, origini argentine, architetto in prima linea, e il giovane Jacopo Scacchi, studente di scienze politiche e sinologia all’Università di Zurigo. Il primo è deciso, prendendo spunto dalla sua professione, a impegnarsi con tenacia a «trovare la miglior AlternativA ai problemi sociali e ambientali: per questo motivo credo - fa presente - in questo progetto politico». Il secondo vuole rappresentare «quei giovani che, come me, sono convinti che il cambiamento di rotta necessario al nostro futuro, debba partire dalle istituzioni. È essenziale che la voce della nostra generazione sia presente anche a livello comunale».

 

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