Mendrisiotto

Un Parco di prossimità e... popolare

Si apre l’Anno del Laveggio. Gli sforzi di ‘Cittadini per il territorio’ ed enti pubblici premiati dall’interesse dimostrato dalla popolazione

Tra realtà e sogno che si avvera
(Progetto Parco Laveggio)
16 febbraio 2023
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Il Parco del Laveggio? "Un parco dei cittadini per i cittadini". Se lo chiedete ai ‘Cittadini per il territorio’ ve lo descriveranno così. E in questo caso si può ben dire che non sono solo parole. Se oggi il progetto (modello) messo sulla carta nel 2018 grazie al supporto della Confederazione sta per diventare realtà lo si deve alla tenacia di un gruppo di persone che sognava, se non di cambiare il mondo, almeno di migliorarne un pezzetto, lì tra le sorgenti e la foce del fiume che attraversa l’Alto Mendrisiotto e ha ispirato la rinascita urbanistica della Città di Mendrisio (vedi Piano direttore comunale). Una aspirazione che si è rivelata contagiosa e ha coinvolto i Comuni bagnati dal corso d’acqua - Mendrisio, Riva San Vitale e Stabio -, il Dipartimento del territorio e l’Ente regionale per lo sviluppo. A tal punto che oggi siamo qui a decretare il 2023 ‘Anno del Laveggio’. E una volta di più, sarà la popolazione stessa a poter fare la differenza, prendendo parte in modo attivo alle celebrazioni. E a giudicare dall’aula magna del Centro scolastico Canavée a Mendrisio straripante di gente, questa sera, giovedì, le premesse per una collaborazione entusiasta ci sono tutte.

Si inaugura l’8 ottobre

L‘obiettivo da condividere, oggi più di ieri, è, del resto, uno solo: riuscire a ritagliare nel fondovalle del Distretto "un’area naturale di qualità" in nome di uno svago di vera prossimità per gli abitanti della regione. E la partecipazione della cittadinanza, attraverso le diverse iniziative in programma nel corso dell’annata e forme di volontariato, restituirà carattere al Parco del Laveggio, che l’8 ottobre prossimo verrà inaugurato in veste ufficiale, rivelando così il risultato degli sforzi profusi in questi anni dall’Associazione dei ‘Cittadini per il territorio’, corodinata da Grazia Bianchi e Ivo Durisch, dai tre Comuni e, appunto, dalla gente comune. Lo stesso impegno finanziario di un milione e 100mila franchi messo in campo - in prima linea Mendrisio, Riva e Stabio - traduce un investimento in natura e qualità di vita.

Alla ri-scoperta del fiume

Grazie solo agli interventi previsti nel corso del 2023 si potrà andare alla scoperta anche degli angoli più sconosciuti del Laveggio, camminando lungo il corso del fiume dalle origini al lago Ceresio. In effetti, come spiegano gli stessi ‘Cittadini’, si realizzeranno nuovi tratti di sentiero che "permetteranno di raggiungere luoghi oggi inaccessibili e collegare i tracciati esistenti in un’unica passeggiata vicino al corso d’acqua". E il focus, come spiegato dal progettista Carlo Romano, verrà messo sulla zona delle sorgenti a Stabio, quella dei meandri (in particolare a Genestrerio) e l’area della foce a Riva, dove il tratto finale del fiume, come ha ricordato Romano, nello spazio di una manciata di anni cambierà volto. Tre tipologie di intervento che, soprattutto nel passaggio più antropizzato, rappresenta anche una vera e propria sfida.

Di fatto quella che si potrà vivere nel prossimo futuro sarà una esperienza anche sensoriale: a guidare i visitatori, restituendo altresì una "identità visiva" al comparto, saranno gli arredi e la segnaletica, in via di ultimazione. Attenzione verrà data pure agli aspetti didattici: un itinerario dedicato metterà in luce le curiosità naturalistiche e storiche, mentre la piantumazione di nuovi alberi e cespugli autoctoni lungo il Laveggio apporterà un contributo alla "ricchezza del paesaggio e della biodiversità". Si può dire, come ha osservato Giacomo Hug, che ha curato il programma di iniziative ispirato all’Anno del Laveggio, che questa nuova prospettiva permetterà alla popolazione di «cambiare la percezione» del fiume. Un corso d’acqua rimasto sin qui storicamente un po’ ai margini, come ha fatto presente Hug, diverrà davvero un protagonista.

Madrine e padrine di piante e arbusti

E a proposito di Parco e di biodiversità, qui possono entrare in gioco, come detto, i cittadini. Lanciata una campagna di raccolta fondi, sarà possibile, infatti, patrocinare proprio l’acquisto di un albero o un cespuglio. Con 50 franchi si aiuterà a piantare la Berretta del prete (Euonymus europaeus), un arbusto dalle bacche rosa che offre cibo e riparo agli uccelli, e di cui perorano la causa Ficedula e BirdLife. Invece, donando 100 franchi sarà possibile moltiplicare la presenza del Salice delle capre (Salix caprea) che, come fa presente la Società Pescatori Mendrisiotto, contribuisce a contrastare il surriscaldamento delle acque e a migliorare l’habitat per la fauna ittica. Più che una necessità ormai un’urgenza visto le estati canicolari e siccitose che ci caratterizzano, come si è ben visto nel 2022.

E donatori di tempo

Tra i regali che i cittadini possono fare, però, c’è anche un po’ del loro tempo libero. Da fine di marzo a ottobre ci sarà modo, infatti, di poter partecipare a una delle attività promosse per l’Anno del Laveggio al fianco di Ficedula, Pro Natura, Gruppo verde speranza e Associazione fondali puliti del Ceresio. Sarà possibile, ad esempio, seguire il Censimento degli uccelli del Parco assistendo alla conferenza prevista per venerdì 31 marzo (alle 20) a La Filanda a Mendrisio oppure unendosi alla gita guidata organizzata sabato primo aprile (partenza alle 7.30 dalla stazione Ffs di Stabio). O ancora si potrà dare una mano in occasione della giornata di manutenzione di uno dei biotopi importanti del Parco di giovedì 8 giugno (ritrovo alle 9.30 a Pra Vicc a Genestrerio, iscrizione entro il primo maggio).

Un’altra opportunità la offre l’azione di pulizia del verde che, sabato 29 luglio (alle 18), si concentrerà sull’area di Mulino Nuovo a Rancate (qui occorre annunciarsi entro il 21 luglio). Ad agosto alla foce di Capolago si procederà, invece, alla pulizia del fondale del lago: in acqua subacquei e apneisti, a riva tutti gli altri volontari (iscriversi entro il primo agosto). Bisognerà attendere settembre (farsi avanti entro il primo settembre) per dare una mano a mettere a dimora alberi e arbusti. Mentre ad ottobre, in concomitanza con la festa inaugurale si potrà portare il proprio contributo nell’organizzazione dell’evento e nell’accompagnamento del pubblico. Per tutte le informazioni utili è possibile scrivere a info@parcolaveggio.ch o consultare il sito www.parcolaveggio.ch.

Non mancherà, poi, il coinvolgimento delle scolaresche di Mendrisio, Riva e Stabio (in totale una dozzina di classi). Per loro saranno proposte delle animazioni sulle rive del fiume con il supporto dell’Azienda cantonale dei rifiuti, della Società pescatori Mendrisiotto e del Wwf. Attività che daranno la possibilità a bambini e ragazzi di lasciare una loro testimonianza: dall’introduzione degli avannotti nel fiume alla creazione di aiuole fiorite sul percorso fra lo stand di tiro e la foce e di strutture a favore della biodiversità in un angolo di Mendrisiotto che, come ha fatto memoria la biologa Karen Falsone, è la casa di tante specie preziose e rare.

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