Ticino

Infiltrati? Su Argo 1 Unia risponde a Sansonetti

Dopo le accuse dell'ex responsabile di Argo 1, il sindacato replica: ‘Rivendichiamo con orgoglio quanto detto e fatto su questa vicenda’

28 ottobre 2018
|

Marco Sansonetti, ex responsabile operativo della ditta di sicurezza Argo 1, in un’intervista concessa al domenicale ‘Il Caffè’ racconta la sua versione dei fatti legata allo scandalo sulla gestione degli asilanti nei Centri migranti. “Non ci fu alcuna corruzione per l’ottenimento da parte dell’Amministrazione cantonale dell’incarico per la gestione della sicurezza nei Centri”, sostiene. “Non so capacitarmi di come sia stato possibile, eppure è accaduto, che nell’arco di una giornata sia stata cancellata una società, la Argo 1, che per circa tre anni aveva gestito la sicurezza dei Centri migranti. Con piena soddisfazione dei vertici del Dipartimento della sanità e della socialità e della Polizia cantonale”.

Sansonetti muove pure accuse dirette al ‘superteste’, dalle cui dichiarazioni è partito tutto: “D’accordo con il sindacato Unia, lui e un altro dipendente hanno illecitamente raccolto della documentazione da un computer della ditta. E per di più alcuni conteggi fatti dal sindacato, quelli che poi hanno determinato l’accusa di usura, non sono corretti. Lo stesso sindacato li ha successivamente rettificati. Quindi non c’è affatto usura”.

«I pagamenti in nero sono confermati dall’inchiesta penale in corso – replica da noi raggiunto Giangiorgio Gargantini di Unia – e l’accusa mossa ai due dipendenti è la stessa veicolata già da un media quando parlò di ‘infiltrati’. Quel media è già stato censurato dal Consiglio svizzero della stampa. Noi da questo punto di vista siamo sereni».

Su tutta la linea? «Il caso è nato proprio da una denuncia di Unia, e noi assumiamo con orgoglio quanto abbiamo detto e fatto a livello sindacale su questa vertenza. Quello che è successo fin dall’inizio – continua Gargantini – accade ogni volta che un lavoratore si rivolge a un sindacato». Nel senso che «viene con delle accuse o con delle domande specifiche sul suo rapporto di lavoro, constatiamo con lui se la questione sia conforme o no alla legge, chiediamo quali prove possa fornire. Abbiamo fatto questo e lo rivendichiamo».

Su Sansonetti pendono 14 accuse, tra reati principali e ipotesi alternative. Si va dal sequestro di persona aggravato all’abuso di autorità, dall’usura alla truffa, dalla falsità in documenti all’infrazione alla legge sull’Avs e la previdenza professionale.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔