Ticino

L'Ordine dei medici fa muro attorno a Denti

I due vicepresidenti Broggini e Gaffurini: 'Polemica pretestuosa, inopportune e strumentalizzate polemiche, affermazioni e interviste fuori luogo e sconcertanti'

A gonfie vele
20 marzo 2019
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"Inopportune e strumentalizzate polemiche" spingono l'Ordine dei medici del Canton Ticino a "fermamente contestare affermazioni ed interviste a dir poco fuori luogo e sconcertanti che nulla hanno a che fare con il nostro Ordine". È l'incipit di una lunga nota diramata dai suoi due vicepresidenti, Nello Broggini e Paolo Gaffurini, in merito alle critiche sollevate nei confronti del presidente Franco Denti. in particolare da 11 medici protestatari.

"Nel 2006 Franco Denti ha assunto su di sé non solo la presidenza, ma anche il compito di direttore e di segretario generale, di rappresentante dell’Ordine a livello istituzionale (contatti personali con gli altri Ordini svizzeri, con la Fmh e tutta la sua complessa organizzazione in Svizzera interna) come pure politico (interazione con il Dss e con il Consiglio di Stato, con le commissioni cantonali e federali, con i rappresentanti ticinesi alle Camere), è divenuto rappresentante dell’Omct in Gran Consiglio e membro fondamentale della Commissione della pianificazione ospedaliera e della nuova Legge sanitaria", scrive l'Ordine dei medici. Secondo cui, di conseguenza, "non è pensabile che questo enorme carico di impegni potesse e possa essere sopportato con un sistema di milizia come nella gestione precedente". Pertanto, il ruolo di presidente "è divenuto professionale, gestito quindi da un professionista, che mette a disposizione gran parte del suo tempo, con evidente ripercussione sulla gestione e sulla redditività del suo studio medico"

Nel 2006 l’Ordine doveva essere cambiato – aggiungono i due vicepresidenti –: "non si riusciva ad opporsi in modo realmente efficace alle proposte a volte provocatorie degli altri attori della sanità, con il pericolo di perdita della libera scelta del medico da parte dei pazienti, la tentata imposizione di modelli assicurativi limitativi che la popolazione ticinese ha fermamente respinti in votazione (grazie all’impegno della presidenza e di tutti i membri dell’Ordine, non di 11!). Con la gestione Denti, l’Ordine è finalmente ritornato a essere un interlocutore propositivo ed autorevole a difesa della sanità e dei cittadini".

Il Consiglio direttivo, composto da consiglieri "regolarmente e democraticamente eletti dai Circoli medici dei vari distretti del cantone, in rappresentanza di tutti i medici e le assemblee generali dell’Ordine" hanno "compreso l’importanza del ruolo e della figura del presidente – prosegue l'Ordine – ed hanno sempre approvato il preventivo ed il consuntivo con la posta riguardante i costi dell’Ufficio presidenziale come presentati, senza alcun mistero o sotterfugio".

Inoltre, "vi è un’altra grande differenza che gli 11 scriventi al Consiglio di Stato, citati dai media, si guardano bene dal dire (sono l’Ordine? 11 su 1500!). Il predecessore del Dr. Denti ha ricordato su Ticino online che percepiva 60mila franchi, non dicendo che era affiancato da un Consiglio di gestione di 5 persone e da una segretaria generale, con un costo aggiuntivo di 300mila franchi! Costi di gestione del tutto comparabili a quelli attuali".

I vertici dell'Ordine dei medici sottolineano inoltre che "il luogo in cui esprimere i propri dubbi, le proprie contrarietà e la propria opposizione in modo chiaro e coraggioso è l'assemblea generale. I firmatari della lettera hanno avuto l’occasione nel novembre scorso di esprimersi davanti ai presenti, che rappresentavano tutti i medici, avendo accolto l’invito all’Assemblea che viene inviato a tutti i membri". In tale circostanza, tuttavia, "l’unica proposta presentata da parte del primo firmatario della lettera, che non riguardava la retribuzione del presidente, ma solo una modifica allo statuto, è stata debitamente e democraticamente messa ai voti e rifiutata dalla grande maggioranza dell’assemblea".

Sostenendo di credere "fermamente che l’attuale lettera astiosa non avrà seguito", Broggini e Gaffurini dicono di ritenere che "Franco Denti e con lui l’Ufficio presidenziale ed il Consiglio direttivo abbiano bene operato e che l’avere il presidente dell’Ordine ed altri medici in Gran Consiglio sia un valore aggiunto cui l’Ordine e la popolazione ticinese non possano e non debbano rinunciare".

Tutto quanto scritto attorno alla figura di Denti viene sostanzialmente liquidato come "una polemica pretestuosa"; se confronto debba esserci, è l'auspicio, "avvenga in modo onesto, aperto, chiaro, nel luogo ad esso deputato e nell’interesse di tutto l’Ordine. Questa esigua minoranza (11 su 1500), non avendo trovato consenso in assemblea, ha ripreso in mano la tematica a cinque mesi di distanza, guarda caso nel delicato periodo elettorale e per il tramite di una lettera delatoria. Nella vita ci vuole un po’ di coraggio!", concludono i due vicepresidenti dell'Ordine dei medici.

 

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