Ticino

Ammanettarono un migrante alla doccia: per la procura è sequestro

Il richiedente asilo aveva dato in escandescenze nel bunker di Camorino. Decreti di accusa per tre agenti, anche per abuso di autorità. Opposizioni in vista.

(TiPress)
14 agosto 2019
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Avevano ammanettato un richiedente asilo minorenne a un box doccia del bunker di Camorino, dopo che questi aveva dato in escandescenze. Ora per tre agenti della Polizia cantonale sono pronti i decreti d'accusa per sequestro di persona e abuso di autorità (in un caso, per complicità in questi due reati). Due difensori dei tre agenti, ha riferito la Rsi, hanno già annunciato l'intenzione di opporsi al decreto. La vicenda sarà quindi decisa davanti a un giudice.

I fatti risalgono al gennaio di due anni fa e si innesta sull'inchiesta, più complessa e articolata, che riguarda la compagnia di sicurezza Argo 1 e il suo ex responsabile operativo Marco Sansonetti. Per le ipotesi di reato il Procuratore generale Andrea Pagani ha proposto ai tre agenti una pena pecuniaria sospesa, spiega un comunicato del Ministero pubblico.

Che aggiunge: "In base agli accertamenti effettuati, il minore venne indebitamente arrestato e rimase privo della libertà personale per un tempo indeterminato, rivelatosi poi di oltre 6 ore".

Per quanto riguarda l'inchiesta a carico di Sansonetti, la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo a marzo aveva preavvisato l'imminente chiusura dell'incarto, prospettando la caduta dei reati più gravi a carico di Sansonetti. Nello specifico della vicenda dell'ammanettamento, Lanzillo avrebbe preso in considerazione i reati di abuso di autorità e coazione, ma non quello di sequestro di persona. La chiusura dell'inchiesta è imminente.

 

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