Ticino

Formazione sociosanitaria in Ticino, il piano del Governo

Con il piano Prosan 2021-2024 il Consiglio di Stato intende sostenere la formazione professionale nel settore sociosanitario messo a dura prova dalla pandemia

(Ti-Press)
9 giugno 2021
|

Il Consiglio di Stato, con il piano Prosan 2021-2024, viene incontro alle criticità nel settore della formazione professionale nel settore sociosanitario. Una popolazione che invecchia, esigenze di cura sempre più complesse a causa di degenze di durata ridotta in strutture acute, un'elevata percentuale di  persone che abbandonano la professione non compensata da un adeguato numero di diplomati residenti: queste le cause che, secondo il Governo, determinano una penuria di professionisti e professionisti in tutti gli ambiti delle cure. Criticità, sottolinea il Consiglio di Stato, acuite e rese ancor più evidenti dalla pandemia COVID-19.

Tre sono gli ambiti di azione prioritari del piano, redatto sulla base di proposte elaborate dall’Osservatorio sulle professioni e prospettive professionali nel settore sociosanitario, e che risponde, inoltre, a una serie di atti parlamentari giunti dopo la prima fase della pandemia e le relative proposte di misure volte a rafforzare il settore sociosanitario ticinese.

 

Il primo riguarda l'ambito finanziario: si intende sostenere le persone in formazione allineando e adeguando le indennità formative degli studenti delle scuole specializzate superiori (SSS) e SUPSI, e tramite l’introduzione di un nuovo assegno di formazione terziaria che, ove vi sia necessità, permette di coprire il minimo vitale durante il periodo di formazione, analogamente all’attuale assegno di riqualificazione previsto dalla Legge sugli aiuti allo studio. Allo stesso tempo vengono adeguate anche le indennità percepite durante gli stage formativi degli allievi e delle allieve della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS).  

Il secondo ambito d’azione è di ordine organizzativo e strategico: viene stabilita l’entrata in funzione dell’Unità di coordinamento degli stages sociosanitari, così come l’obbligo formativo per gli enti sociosanitari. Per gli enti formativi viene poi introdotto un riconoscimento finanziario, e viene ampliato l’attuale centro di simulazione situato al Centro professionale sociosanitario medico-tecnico di Lugano.  

Il terzo ambito, infine, prevede il consolidamento e la promozione di progetti e misure già in atto nelle unità amministrative e negli enti sociosanitari tesi a scoraggiare l’abbandono professionale, nonché utili a favorire il rientro professionale di chi ha lasciato il settore in questione.  

Il costo finanziario, a regime dal 2024, del piano “PRO SAN 2021-2024” è stimato tra 4,9 e 6,6 milioni di franchi annui. Il costo definitivo, comunica il Governo, dipenderà dalle scelte del Consiglio di Stato sulle indennità riconosciute agli allievi susseguenti all’adozione delle modifiche legislative cantonali e al contributo della Confederazione previsto dal controprogetto indiretto all’iniziativa popolare federale “Per cure infermieristiche forti”, il cui voto finale alle Camere federali è previsto il 18 giugno 2021.  

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔