Ticino

La Lega: è giunta l’ora di abolire le restrizioni

‘La situazione pandemica è sotto controllo, quella economica è invece preoccupante’. Mozione urgente al Consiglio di Stato

Boris Bignasca e Sabrina Aldi in Gran Consiglio (Ti-Press)
28 gennaio 2022
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Dopo i cantoni di Ginevra, Vaud, Vallese e Friburgo, venerdì un altro cantone romando – Neuchâtel – ha comunicato che allenterà le misure anti-Covid nelle scuole. Dal 5 febbraio le scuole saranno di nuovo autorizzate a organizzare settimane bianche con le adeguate misure di protezione. Il Cantone cancella inoltre da lunedì l’obbligo di indossare le mascherine per gli alunni dalla quinta all’ottava classe. In Ticino a chiedere l’abolizione delle restrizioni è la Lega. Lo fa con una mozione urgente all’indirizzo del Consiglio di Stato inoltrata dalla vice capogruppo in Gran Consiglio Sabrina Aldi.

“La giusta priorità data alla salute pubblica ci ha imposto sacrifici importanti che hanno avuto un impatto anche sulle attività economiche. Ora la situazione sanitaria è nettamente diversa per rapporto a quello che è stato in passato. L’esplosione
di casi di positività non ha portato il sistema sanitario a essere sotto pressione”, scrive la deputata leghista. “Se sul fronte del sistema sanitario la situazione pandemica può essere considerata sotto controllo e addirittura lascia ben sperare, lo stesso non può dirsi della situazione economica del nostro paese - si sottolinea nell’atto parlamentare -. L’obbligo di telelavoro, quarantene e isolamenti, restrizioni e certificati stanno mettendo in ginocchio l’intera economia dando il colpo di grazia a quelle attività che sono riuscite a sopravvivere a stenti. I segnali dal mondo economico stanno giungendo forti e chiari e sono preoccupanti”. A questo “si aggiunge una popolazione stanca e confusa che fatica a comprendere la ragione per cui alcune restrizioni siano tuttora in vigore, soprattutto le fasce più giovani che hanno già pagato un prezzo molto alto considerato che sono solo relativamente toccate dalle conseguenze gravi della malattia".

La Lega chiede quindi al Consiglio di Stato di adoperarsi “affinché la Confederazione decreti senza indugio la fine di tutte le restrizioni”.

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