Ticino

Niente Tour de France in Ticino: il governo ha detto no

Le finanze cantonali in crisi hanno indotto il Consiglio di Stato a rifiutare la proposta che implicava un impegno di 5 milioni nell’arco di cinque anni

Addio Lugano bella
(Ti-Press)
28 aprile 2023
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Il Ticino non finirà in mondovisione in occasione di quello che gli appassionati del pedale considerano il vero campionato mondiale del ciclismo. Con una lettera inviata questa settimana, il Consiglio di Stato ha infatti risposto negativamente al gruppo di promotori che lo scorso 8 febbraio gli aveva presentato un progetto di grand départ del Tour de France, da organizzare nel luglio 2027 o 2028 coinvolgendo le località più belle del cantone. Motivo del diniego: le finanze cantonali navigano in cattive acque e il governo non se la sente di destinare all’evento i 5 milioni richiesti nell’arco di cinque anni, cui se ne sarebbero aggiunti altri due provenienti dalle Città di Lugano, Locarno, Bellinzona e Mendrisio/Chiasso (in questo caso il discorso era stato abbozzato l’anno scorso con i sindaci Michele Foletti e Mario Branda, ricevendo da loro un interessamento ma non decisioni di alcun tipo). Considerata “l’incertezza dell’attuale situazione economica e geopolitica che ha profondamente intaccato i conti del Cantone”, nella missiva il CdS ricorda di dover adottare “un approccio pragmatico per riequilibrare i conti a medio termine e raggiungere l’obiettivo del pareggio nel 2025, come richiesto dal Gran Consiglio”. Il discorso si chiude dunque qui, anche perché i vertici della Grande Boucle non consentono il coinvolgimento di sponsor privati (tanto meno banche, visto che hanno già la loro francese come capofila) ma solo istituzionali.

Il rammarico e la convinzione

Il portavoce della cordata, l’ex ciclista professionista e giornalista in pensione Antonio Ferretti, parlando con la ‘Regione’ a nome dei colleghi Fabrizio Cieslakiewicz (direttore di BancaStato e a sua volta grande appassionato di ciclismo), Bixio Caprara (granconsigliere e direttore del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero) e Agnès Pierret (ex ‘prof’ del pedale belga che nel 2009 ha diretto il Mondiale di ciclismo a Mendrisio e in passato per sette anni è stata direttrice amministrativa del Tour de France), esprime comprensione per la decisione governativa ma anche un certo rammarico: «Il lavoro svolto nei contatti proficui con la direzione del Tour de France, lo studio per la sostenibilità economica da noi presentato a Palazzo delle Orsoline, non sono ovviamente persi. Diciamo che li mettiamo in un cassetto tenendoli pronti per quando le cose, ce lo auguriamo, miglioreranno. Crediamo sempre, e ritengo che nessuno potrà smentirci, che organizzare un grand départ in Ticino aprirebbe il nostro cantone verso nuovi contatti internazionali. Le città e regioni europee che nel corso dei decenni si sono impegnate a farlo, hanno accostato all’interesse per il ciclismo la voglia di aprirsi verso il mondo, di sfruttare il Tour de France come eccezionale volano pubblicitario ed economico con ricadute certe e durevoli nel tempo in vari contesti, non solo quello sportivo». Purtroppo, aggiunge Ferretti, «questo aspetto non è forse stato adeguatamente considerato dal governo. Ma d'altronde siamo anche capitati nel momento sbagliato, ben contenti però di aver suscitato interesse nelle autorità locali e cantonali cui abbiamo presentato la nostra idea».

Prologo a Lugano, poi Mendrisio, le Valli, il Locarnese e i castelli

La Grande Boucle è nella top tre degli eventi sportivi seguiti in televisione a livello mondiale, con un seguito di pubblico incredibile sulle strade. Quali strade? Il prologo – ripercorre Ferretti indicando quella che era una proposta non definitiva di percorsi – sarebbe stato a Lugano con la collina del Brè. Il secondo giorno gara in linea con partenza da Mendrisio, quindi Ceneri, Valle di Blenio (gran premio della montagna a Leontica con milizie napoleoniche schierate), ritorno verso il Locarnese con ascesa Tenero-Contra e passaggio alla Madonna del Sasso, lungolago di Ascona e Locarno, arrivo all’ombra dei castelli con salita finale. Terzo giorno partenza da Piazza Grande a Locarno con destinazione Sempione, Vallese e Francia. Il tutto a inizio luglio, tempo di gran traffico per il Ticino. Un aspetto questo da valutare attentamente, per non paralizzare la circolazione, e che insieme alle questioni finanziarie sembra aver pesato nel giudizio governativo. Les jeux sont faits.

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