Culture

I 'Balzan' 2019, dalla filmologia alla qualità della vita

Tre i nomi e un collettivo di ricerca annunciati oggi a Milano dei meritevoli del premio, che verrà consegnato il prossimo 15 novembre a Berna

9 settembre 2019
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Jacques Aumont (Francia) per la filmologia; Michael Cook (Regno Unito) per gli studi sull’Islam; Luigi Ambrosio (Italia) per la Teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali; infine, il gruppo di ricerca Erika von Mutius, Klaus F. Rabe, Werner Seeger, Tobias Welte (Germania) per la Patofisiologia della respirazione (dalla scienza di base al letto del paziente).

Sono questi i vincitori dei Premi Balzan 2019, annunciati oggi a Milano nella Sala Buzzati della Fondazione 'Corriere della Sera'. I riconoscimenti saranno consegnati a Berna il 15 novembre prossimo dalla Presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio.

Profili e motivazioni della vittoria sono stati introdotti per ognuno dei premiati da esponenti di prestigio del Comitato: Jacques Aumont ha vinto per il suo “contributo alla definizione del concetto di estetica del cinema e di figurazione filmica” e per “l’apporto all’interpretazione del linguaggio cinematografico e della sua storia”; di Michael Cook è stato premiato “l’impatto straordinario del suo lavoro su diverse aree di ricerca nel campo degli studi sull’Islam, in particolare l’origine e la storia primordiale del pensiero islamico, la storia intellettuale, sociale e politica  nei secoli e il posto nella storia globale”, ma anche per “l’utilizzo del metodo comparativo e per l’analisi filologica delle fonti primarie in arabo, turco ottomano, persiano, ebraico, siriano, lingua sudarabica e sanscrito”; quanto a Luigi Ambrosio, ha gettato “ponti inattesi tra equazioni alle derivate parziali e il calcolo delle variazioni, un settore della matematica diretto alla ricerca di forme ottimali”; al gruppo di lavoro Von Mutius,-Rabe-Seeger-Welte, infine, il merito di aver “messo a fattor comune le proprie competenze per tradurre i risultati delle ultime ricerche in nuovi trattamenti e miglior qualità della vita per i pazienti”.


I premi hanno un valore di 750mila  franchi (circa 680mila euro) per ognuna delle materie, metà dei quali da destinare dai premiati a progetti che coinvolgano giovani ricercatori. A margine dell’annuncio di ieri, sono state rese note la materie premiande dell’anno 2020: diritti umani, dinamica del sistema Terra, risposte dalle scienze sociali, scienza dei materiali per le energie rinnovabili.

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