Culture

Anche Manzoni zappava la terra

Nel fondo librario di Palazzo Riva è stata ritrovata una copia del ‘Corso di agricoltura’ di Marco Lastri estesamente annotata da Alessandro Manzoni

7 maggio 2024
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La botanica non è la prima disciplina alla quale si associa il nome di Alessandro Manzoni. Le piante tuttavia rientravano tra gli interessi del grande scrittore che, nella tenuta di famiglia a Brusuglio, tra Monza e Milano, sperimentò alcune colture non ancora introdotte all'epoca in Lombardia. Di questa passione abbiamo tuttavia poche testimonianze, anche a causa della dispersione della biblioteca di Manzoni avvenuta dopo la sua morte. Dispersione che ha portato alcuni volumi del ‘Corso di agricoltura di un Accademico Georgofilo’ del sacerdote toscano Marco Lastri, posseduti e annotati dallo stesso Manzoni, a Lugano.

Quei volumi, pubblicati a Firenze nel 1802, sono emersi durante la catalogazione del fondo librario di Palazzo Riva, condotta negli scorsi anni dal Centro di competenza per il libro antico della Biblioteca salita dei frati di Lugano. La scoperta di questa edizione annotata contribuisce ad ampliare le conoscenze sulle passioni botaniche di Manzoni e su come queste si intersecano con le altre sue attività tra cui, ovviamente, quella di scrittore; uno studio sul tema, firmato dal direttore della Biblioteca salita dei frati Pietro Montorfani, apparirà sul fascicolo annuale della "Rivista di Studi Manzoniani".

La famiglia Riva di Lugano, proprietaria del libro, ha deciso di farne dono alla Biblioteca nazionale braidense di Milano; la cerimonia di consegna, durante la quale verrà festeggiata anche la storica direttrice dell'istituto Mariella Goffredo de Robertis, è prevista per martedì 14 maggio.

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