Scienze

Orsi polari, cernie, buceri, api e ghepardi ancora in pericolo

Decalogo delle specie in seria minaccia e quelle "salve" nel rapporto stilato dal Wwf per il 2019

Sempre in pericolo ©WWF
27 dicembre 2019
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Orso polare, cernia, bucero dall'elmo, ape selvatica, ghepardo. Sono le cinque specie seriamente minacciate ancora nel 2019. Un bilancio che il Wwf consegna al rapporto annuale sulle specie a rischio e quelle "salve" per l'anno che sta per giungere al termine. Fra queste ultime troviamo gli elefanti del Myanmar, il bisonte, la rana d'acqua Sehuencas, lo sciacallo dorato e il coleottero della corteccia.
 
Secondo il Living Planet Report, le popolazioni di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili in tutto il mondo sono diminuite in media del 60% in meno di 50 anni (dal 1970 al 2014).

Nemmeno la Svizzera dà il buon esempio: è uno dei principali responsabili della perdita di biodiversità. In nessun altro Paese al mondo si registra una percentuale di specie in via di estinzione altrettanto alta. Più di un terzo delle specie vegetali, animali e fungine sono considerate in via di estinzione.

Le specie in seria minaccia: orso polare, cernia, bucero dall'elmo, ape selvatica e ghepardo


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 Il riscaldamento globale costituisce un problema di sopravvivenza per gli orsi polari e non solo per via dello scioglimento dei ghiacci.


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Con il becco del bucero dall’elmo si realizzano perle, ciondoli e oggetti decorativi intagliati in modo artistico. Il commercio di questo prezioso materiale ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni con gravi conseguenze.


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In Svizzera vivono più di 600 specie di api, di cui più della metà è a rischio a causa dell’impiego di pesticidi nell'agricoltura industriale, dell’eutrofizzazione, delle monocolture e della distruzione delle loro fonti alimentari e dei siti di nidificazione.


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Sul continente africano il ghepardo ha perso circa il 75% del proprio habitat. I ghepardi sono cacciati per la loro pelliccia, oppure finiscono accidentalmente nelle trappole a morsa destinate agli animali cacciati a scopi alimentari.


Le specie salve: elefanti del Myanmar, bisonte, rana d'acqua Sehuencas, sciacallo dorato e coleottero della corteccia


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Nel 2017 in Myanmar si uccideva ancora un elefante quasi ogni settimana a causa della sua pelle, che in questo Paese del sud-est asiatico viene utilizzata per la produzione di creme cosmetiche.


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Nel 1996 il Wwf ha dato avvio a un progetto di ripopolamento nella parte russa del Caucaso.


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In Svizzera si registrano avvistamenti regolari, che rilevano sinora unicamente la presenza di individui solitari.


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Il coleottero della corteccia trova una ricca tavola imbandita nell’Altipiano svizzero, poiché gli abeti rossi piantati in passato soffrono dei cambiamenti climatici e sono indeboliti.

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