Musica

Estival Jazz annuncia Ben Harper. Jacky Marti: ‘Ci siamo ancora’

Il 7 luglio, la prima di due notti. Mister Estival ringrazia la Città per la nuova sinergia e commenta: ‘Estival è come un figlio, e sono felice per lui’

Ben Harper, con gli Innocent Criminals in Piazza Riforma
(Jacob Ball)
22 marzo 2023
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Torna il 7 e l’8 luglio Estival Jazz, la creatura di Jacky Marti e Andreas Wyden. Lo fa annunciando il grande nome dell’edizione 2023: Ben Harper. Tre Grammy e un documento di storia della musica affidato a dischi e concerti, l’artista statunitense sarà in Piazza Riforma di venerdì 7 insieme agli Innocent Criminals, per la 43esima edizione di un happening musicale che quest’anno sarà organizzato dalla Divisione eventi e congressi della Città di Lugano e che continuerà ad avvalersi della direzione artistica di Jacky Marti, affiancato da Filippo Corbella, programmatore musicale della Divisione. Come per l’edizione interlocutoria del 2022, Estival Jazz si inserirà nel contesto del Lugano LongLake Festival, in programma dal 7 al 23 luglio 2023.

Ben Harper porterà a Lugano i grandi successi, ma anche ‘Bloodline Maintenance’, ultimo album da lui prodotto insieme al collaboratore di lunga data Sheldon Gomberg. Fulgido esempio di successo di pubblico e di critica, il chitarrista, cantante e songwriter ha vinto tre Grammy Awards su sette nomination all’interno di una discografia assai varia per generi e influenze. Come produttore, sta dietro ad alcuni lavori di Mavis Staples, Rickie Lee Jones, The Blind Boys of Alabama, Natalie Maines, Ziggy Marley e molti altri. Tra le sue collaborazioni, John Lee Hooker, Charlie Musselwhite, Jack Johnson, Ringo Starr, Keith Richards e Harry Styles.


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Jacky Marti

L’intervista

‘Estival è patrimonio di tutti’

Da una – quella della scorsa estate – le notti di Estival Jazz sono diventate due. Jacky Marti: «È un ritorno alla normalità? «Sì, siamo a due, e se mai la Città dovesse trovare qualche sponsor, si potrebbe anche pensare di tornare a tre». Da noi interpellato di prima mattina, Mister Estival non nasconde la soddisfazione: «Estival Jazz è una vita. A livello psicologico lo considero un mio figlio, e un padre non può che essere contento che un figlio continui a fare la sua strada. Qualcun altro avrebbe potuto dire ‘Après moi le déluge’, e invece Estival è patrimonio di tutti, con un pubblico affezionatissimo. Sono contento che la Città ne abbia compresa l’importanza e abbia accettato di rilevarlo in un momento difficile per tutti. Cito Roberto Badaracco, che mi è stato molto vicino e che ha sempre tenuto tantissimo a che ciò avvenisse. Lui rappresenta la forza organizzativa della Città che ci ha consentito di esserci». Così il vicesindaco e capodicastero Cultura, sport ed eventi: “La Città di Lugano è molto felice di aver rilevato il brand, dopo gli anni difficili del Covid. Crediamo infatti che Estival rappresenti un marchio distintivo per la nostra città regalandole un’importante visibilità internazionale”. Badaracco ringrazia Marti, Corbella ma pure Andreas Wyden, “che da quest’anno lascia il timone organizzativo alla nostra Divisione, pur rimanendo a disposizione con la sua preziosa esperienza”. Jacky: «Andreas si sentiva stanco, ha smesso, ma rimane sempre vicino, perché la sua consulenza resta importante. È una decisione presa in piena armonia».

Dal punto di vista artistico, a cominciare dal nome di punta, vige la trasversalità cui Estival ci ha sempre abituato, soprattutto negli ultimi anni: «Ben Harper è un nome molto grosso, e il suo tour passerà anche da Lugano». Quanto al resto del cartellone, «siamo a buon punto, posso dire che è confermato per tre quarti. È intendimento garantire un’apertura jazz di qualità, nel rispetto del nome e della storia della manifestazione. E insieme al nome di punta, un finale nella miglior tradizione di Estival, una cosa da piazza, festosa».

Gratuito, sempre e comunque

Nuova sinergia, vecchie abitudini. Estival resta gratuito, così come è nato. «È un momento difficile. A salire non sono solo il prezzo del pane e del latte, ma anche quello degli artisti, che hanno mille difficoltà e i cui dischi da tempo non si vendono più. Ma quella della gratuità è riflessione che abbiamo fatto 44 anni fa, ritenendo che sarebbe dovuta sempre essere la caratteristica. Evidentemente, questo ha delle conseguenze, se solo si guarda ai prezzi dei concerti, ma Estival non è mai stato fatto a scopo di lucro e non si comincerà ora». Nessun ostacolo da parte della Città? «Nessuno, la Città ha rilevato la manifestazione nel pieno spirito della continuità. E di fianco a me ho un collaboratore, Filippo Corbella, con il quale mi sono trovato benissimo, competente e appassionato di musica».

Il brand esiste

Per concludere, un auspicio e un dettaglio: «Non si è ancora trovato uno sponsor importante, ma si spera che in futuro, una volta riaccesa la fiammella di Estival, e sempre nella speranza di vivere tempi migliori, questo possa avvenire. L’importante, da parte mia, era riuscire a non chiudere, a far sapere che il brand esiste ancora, che siamo ancora nel circuito dei grandi festival. La presenza della Città di Lugano può far sì che per tanti anni ancora, in forme che probabilmente cambieranno nel tempo, Estival continuerà a esserci». Quanto al “tre quarti” di cui sopra (e nella segretezza degli altri nomi in cartellone): «Ci manca un gruppo soltanto, l’ultimo gruppo del sabato sera. Il resto è tutto pronto».

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