Economia

La sola innovazione non basta. Serve anche l'accesso alla manodopera qualificata estera

27 aprile 2016
|

Il sistema svizzero di ricerca e innovazione è efficace. Per la piazza elvetica è però di vitale importanza dedicare la necessaria attenzione all’acquisizione di personale qualificato. Sono le conclusioni a cui giunge il relativo rapporto presentato oggi a Berna alla presenza del presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann.

Tre i punti forti rilevati nel Rapporto sulla ricerca e l’innovazione in Svizzera nel 2016 curato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). La Svizzera vanta una varietà di reti scientifiche locali, un capitale umano eccellente e condizioni quadro generali di qualità.

Secondo il rapporto è tuttavia di vitale importanza dedicare la necessaria attenzione all’acquisizione di personale qualificato.

La Svizzera ricorre sempre più a talenti stranieri per far fronte alla crescente richiesta di personale altamente qualificato. Ciò potrebbe diventare un problema se il Paese perdesse d’attrattiva. Quest’ultima va quindi conservata e rafforzata, ma si deve anche utilizzare il potenziale libero disponibile nel Paese.

Tra le altre sfide citate nel rapporto vi è il mantenimento di un’apertura verso il mondo, con riferimento all’applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Si tratterà di mantenere nei limiti del possibile la libertà di circolazione di specialisti, studenti, collaboratori scientifici e professori, si legge nel rapporto.

Lo studio, che conta 230 pagine, vuole essere un’opera di riferimento per la discussione sulla ricerca e l’innovazione in Svizzera, viene precisato oggi in una nota. La pubblicazione sarà rinnovata a scadenza quadriennale, mentre i confronti internazionali verranno aggiornati ogni due anni.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔