Economia

L'influenza dall'acquisizione di Bsi sui conti di Efg: utile netto di 339 milioni nel 2016

15 marzo 2017
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L’acquisizione di Bsi ha nettamente influenzato l’esercizio 2016 del gruppo bancario zurighese Efg International, che ha chiuso i conti con un utile netto di 339,3 milioni di franchi.

Assumendo il controllo della banca ticinese, Efd è diventata una delle maggiori banche private svizzere, con fondi in gestione che alla fine dell’anno ammontavano a quasi 145 miliardi di franchi, indica oggi l’istituto in un comunicato. Nel 2015, prima della fusione, tale somma era pari a 83,3 miliardi.

Al netto di Bsi e di altri elementi non ricorrenti, gli utili si sono attestati a 82,3 milioni di franchi, in discesa rispetto ai 91,1 milioni dell’anno precedente (-9,7%). I ricavi operativi lordi sono aumentati del 3,6% a 722,0 milioni. Agli azionisti verrà proposto un dividendo invariato di 0,25 franchi.

Quanto al 2017 la direzione di EFG intende porre l’accento sull’integrazione di Bsi, stabilizzando l’istituto e imprimendogli "nuovo slancio". Terminata l’operazione, il gruppo bancario calcola di sfruttare il potenziale di sinergie e di "generare una crescita duratura".

Efg, che cancellerà da 300 a 450 posti di lavoro entro il 2019, ritiene di aver raggiunto lo scorso anno gli obiettivi che si era prefissata in termini di risparmio: nel secondo semestre i costi sono stati ridotti dell’11% rispetto a dodici mesi prima. Sul più lungo periodo l’istituto punta a nuovi afflussi di capitali, che dovrebbero crescere ogni anno del 3-6%.

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