La compagnia aerea ha risentito dell'aumento del prezzo del carburante, così come della manutenzione della flotta e della pressione dei prezzi in Europa
Nei primi nove mesi dell'anno Swiss ha risentito dell'aumento del costo del cherosene e della pressione sui prezzi in Europa: il giro d'affari è sì salito dell'1% su base annua a 4,05 miliardi di franchi, ma l'utile operativo Ebit è calato dell'11% a 490 milioni.
Hanno inciso negativamente anche i primi lavori di manutenzione periodici della flotta ammodernata e il calo della domanda nel settore cargo, indica la compagnia aerea un comunicato diramato oggi.
Aumentati passeggeri e voli effettuati
Nel periodo in rassegna, il numero di passeggeri trasportati è comunque salito: +4,4% a 14,3 milioni. Contemporaneamente sono cresciuti anche i voli effettuati, del 5,4%, e il tasso d'occupazione degli aerei, che ha raggiunto l'84,2% (+0,2 punti).
Citato nella nota, il direttore finanziario di Swiss Michael Niggermann ha affermato di voler continuare "a puntare a un margine Ebit rettificato a due cifre per l'insieme dell'esercizio 2019", pur dicendosi "consapevole" di quanto questo obiettivo sia ambizioso.
Obiettivi futuri: modernizzare la flotta
La compagnia aerea intende anche continuare gli sforzi per modernizzare la flotta. Dal 2022 saranno ammodernati i 14 Airbus a lungo raggio A330. Nel primo trimestre del prossimo anno Swiss metterà poi in servizio due Boeing 777-300ER e il primo A320neo.