Confine

Como, senzatetto nell’ex caserma di via Borgovico

In attesa del dormitorio permanente di cui si parla da ormai due anni, la Provincia di Como mette nuovamente a disposizione lo stabile

Emergenza freddo (archivio Ti-Press)
8 ottobre 2021
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Il calo delle temperature registrato negli ultimi giorni anche a Como ha riportato in primo piano un tema molto dibattuto. Tema che, nonostante l’impegno preso due anni dal Consiglio comunale, non è stato ancora attuato dalla giunta municipale a trazione leghista: l’apertura di un dormitorio permanente per i senzatetto, oltre 150, quanti sono i fantasmi nel capoluogo lariano. Per risolvere il problema dell’emergenza freddo che Palazzo Cernezzi non riesce a risolvere, la Provincia di Como anche per il prossimo inverno concederà l’uso della palazzina dell’ex caserma dei carabinieri di via Borgovico come dormitorio temporaneo per i senzatetto. “Valutata con i nostri uffici la compatibilità con le tempistiche ipotizzate per altre destinazioni di quell’immobile, abbiamo confermato la disponibilità dei nostri spazi anche per quest’anno – dice Fiorenzo Bongiasca, presidente dell’Amministrazione provinciale –. Abbiamo pertanto provveduto a trasmettere al Comune il contratto di comodato, che propone le medesime condizioni dello scorso anno, e avrà durata fino a maggio 2022”.

Confermato anche il secondo dormitorio intitolato a don Roberto Malgesini, il sacerdote degli ultimi ucciso il 15 settembre dello scorso anno. Dormitorio che si trova in piazza San Rocco a pochi passi dal luogo in cui è stato consumato il delitto. A impegnarsi per l’apertura del dormitorio era stato lo stesso don Roberto, proponendo l’iniziativa al parroco don Gianluigi Bollini: una ventina i posti letto ricavati nell’oratorio, gestiti oltre che dalla parrocchia anche dalla Caritas diocesana.

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