Confine

In Valle Cannobina lotta alla processionaria

Colpi di fucile contro i nidi per debellare il famigerato lepidottero del pino

Il nido su un ramo di conifera
(Wikimedia commons)
13 marzo 2022
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In Valle Cannobina hanno deciso d’imbracciare i fucili per abbattere i nidi della processionaria, prima che si schiudano. Insomma, hanno deciso di correre ai ripari per evitare i rischi ad animali e persone, derivanti dalla presenza di questo lepidottero del pino, i cui nidi sono stati notati soprattutto in località Creves, vicino alle abitazioni e alle strade del borgo.

L’amministrazione comunale ha chiesto l’intervento della Polizia provinciale: in base alla normativa vigente, la processionaria deve infatti essere tempestivamente debellata e la competenza territoriale sulle aree pubbliche ricade proprio sui Comuni. E uno dei mezzi più utilizzati per contrastare la proliferazione di questa farfalla, che si nutre delle foglie dei pini e delle conifere, è la lotta balistica. Ecco. quindi, il ricorso al fucile di caccia. «È fondamentale agire prima della schiusa dei nidi – spiega il sindaco Luigi Milani – e per questo ho preso contatti con la Polizia provinciale per definire le modalità d’intervento». Ricordiamo che il corpo della processionaria è ricoperto di peli urticanti che si disperdono molto facilmente e possono provocare reazioni epidermiche e allergiche, come irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti sia agli umani, sia agli animali.

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