Estero

Presto in libreria le memorie di papà Le Pen

De Gaulle "orribile fonte di sofferenza per la Francia"; il regime di Vichy "legale e legittimo"; la figlia Marine "Per lei provo pietà"

Jean-Marie Le Pen
((Keystone))
21 febbraio 2018
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Escono il 28 febbraio nelle librerie francesi le memorie di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National. Alcuni estratti dal libro 'Fils de la Nation' sono già stati pubblicati dalla stampa francese. A partire dal passaggio sul regime collaborazionista di Vichy, per il quale l'autore dell'opera usa termini come "legale e legittimo". Nei suoi scritti, Le Pen – padre dell'estrema destra francese abbonato alle uscite polemiche e già condannato per razzismo e xenofobia – si scaglia anche contro il generale De Gaulle (definito "orribile fonte di sofferenza per la Francia") e ridimensiona le pratiche di tortura applicate dall'esercito francese durante la Guerra d'Algeria: "L'esercito francese - ricorda Le Pen - tornava dall'Indocina, laggiù c'erano state violenze orribili che superano ogni immaginazione facendo passare le unghie strappate come qualcosa di quasi umano. Allora si, l'esercito francese ha praticato la questione per ottenere informazioni durante la battaglia di Algeri, ma i mezzi che impiegò furono i meno violenti: ci furono i colpi, le scosse elettriche, la vasca da bagno... ma nessuna mutilazione, nulla che violasse l'integrità fisica". Un affondo anche per la figlia Marine, che nel 2015 lo allontanò dal Front National dopo le sue dichiarazioni sulla Seconda Guerra Mondiale. "Marine è stata già abbastanza punita", dice il padre facendo riferimento all'esito delle recenti elezioni. "Un sentimento predomina quando ci penso: per lei provo pietà", conclude.

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