Prima un'autobomba, poi la battaglia. Gli estremisti somali sono asserragliati nei pressi di un hotel, obiettivo parzialmente fallito
Sarebbe di 29 morti e 80 feriti, soprattutto civili, il temporaneo bilancio dell'attacco degli Shabaab iniziato ieri nel cuore di Mogadiscio, dapprima con un'autobomba poi con una vera e propria battaglia a colpi di armi automatiche e granate contro le forze di sicurezza. Lo riferisce la polizia citata dal Washington Post. Gli estremisti somali sono tuttora asserragliati in un'abitazione privata nei pressi del Maka al-Mukarama hotel, che sorge in una delle più affollate e protette zone della capitale, teatro già in passato degli attacchi degli Shabaab. Il commando ha preso degli ostaggi, lo riferisce il ministero dell'Informazione citato dai media locali. L'hotel era il vero obiettivo dell'attacco, secondo la rivendicazione degli Shabaab. Il ministro somalo della Sicurezza, Mohamed Duale Islow, sarebbe in procinto di dimettersi, come da notizia media locali citando fonti del governo.