Il presidente del parlamento venezuelano commenta così l'apertura di un'inchiesta sulle sue presunte responsabilità per il black out
"Il regime non sa più cosa fare": così ha commentato Juan Guaidò l'annuncio dell'apertura di una inchiesta sulle sue presunte responsabilità nel "sabotaggio criminale" che secondo il governo di Nicolas Maduro sarebbe la causa del blackout che ha paralizzato il Venezuela. "Con questa accusa è stato svelato il piano del regime. Hanno cercato di dividerci e siccome non ci sono riusciti ora cercano di portare la persecuzione politica alla sfera giudiziaria", ha detto il presidente del Parlamento, che ha assunto le funzioni dell'Esecutivo.
Migliaia di venezuelani in piazza in varie zone di Caracas per protestare contro il blackout elettrico che ha paralizzato il paese da giovedì scorso, ed esprimere il loro appoggio a Juan Guaidò, il presidente del Parlamento che ha assunto i poteri dell'Esecutivo. Guaidò stesso sta attraversando la capitale in un piccolo convoglio, fermandosi in alcune intersezioni per parlare con la gente. Nella zona di Santa Monica ha detto alla folla che lo applaudiva che "cercheranno di dividerci per fermarci ma voi non date retta a quello che dicono: la fine dell'usurpazione è vicina più che mai". (A