Estero

Papa in Grecia: ‘chiedo perdono a Dio e ai fratelli ortodossi’

Durante l’incontro con l’arcivescovo ortodosso Ieronymos II ad Atene, papa Francesco ha rinnovato il ‘mea culpa’ per gli errori commessi dai cattolici

(Keystone)
4 dicembre 2021
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“La storia ha il suo peso e oggi qui sento il bisogno di rinnovare la richiesta di perdono a Dio e ai fratelli per gli errori commessi da tanti cattolici”. Con queste parole, durante l’incontro con l’arcivescovo ortodosso Ieronymos II ad Atene, papa Francesco ha rinnovato il “mea culpa” già pronunciato da Giovanni Paolo II in Grecia il 4 maggio 2001.

Dopo le comuni “radici apostoliche“, i “padri antichi” e i “primi grandi Concili ecumenici”, "in seguito, purtroppo, siamo cresciuti lontani”, ha riconosciuto Francesco. "Veleni mondani ci hanno contaminato - ha osservato -, la zizzania del sospetto ha aumentato la distanza e abbiamo smesso di coltivare la comunione”.

“Con vergogna - lo riconosco per la Chiesa Cattolica - azioni e scelte che poco o niente hanno a che vedere con Gesù e con il Vangelo, improntate piuttosto a sete di guadagno e di potere, hanno fatto appassire la comunione. Così abbiamo lasciato che la fecondità fosse compromessa dalle divisioni”, ha proseguito.

“È però di gran conforto - ha aggiunto il Pontefice - la certezza che le nostre radici sono apostoliche e che, nonostante le storture del tempo, la pianta di Dio cresce e porta frutti nello stesso Spirito. Ed è una grazia riconoscere gli uni i frutti degli altri e ringraziare il Signore insieme per questo”.

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