Estero

Allarme plastica, nel mondo riciclato solo il 9%

L’Ocse: produzione raddoppiata in 20 anni, serve una regolamentazione globale. Il Wwf vuole un trattato internazionale

Solo un decimo della plastica prodotta nel mondo finisce in un sacco di riciclaggio
(Keystone)
22 febbraio 2022
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Roma – Negli ultimi 20 anni il mondo ha raddoppiato i rifiuti di plastica ma dei 353 milioni di tonnellate del 2019 è riuscito a riciclare solo il 9%; il resto è finito in inceneritori (19%), in discariche autorizzate (50%), bruciato a cielo aperto, finito in discariche selvagge o comunque abbandonato nell’ambiente (22%), soprattutto nei paesi più poveri. L’allarme arriva dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che lancia un appello per "una soluzione mondiale coordinata", "un Trattato internazionale" sollecita il Wwf, a una settimana dai colloqui delle Nazioni Unite proprio sul tema – con l’assemblea Onu sull’ambiente (Unea) e il programma sull’ambiente (Unep) – dal 28 febbraio al 4 marzo.

Il rapporto "Global Plastic Outlook" (Prospettive globali sulla Plastica) dell’organizzazione con sede a Parigi fa il punto sulla produzione di plastica, arrivata a 460 milioni di tonnellate nel 2019, e sulla "cattiva gestione" dei rifiuti, molto lontana dalla virtuosa economia circolare.

Il consumo di plastica è quadruplicato negli ultimi 30 anni, trainato dalla crescita nei mercati emergenti, dice il rapporto precisando che quasi la metà di tutti i rifiuti di plastica viene generata nei 38 paesi dell’Ocse. Ogni anno se ne producono a persona 221 chilogrammi negli Stati Uniti e 114 nei paesi europei dell’Organizzazione, fino a 69 chili, in media, in Giappone e Corea.

Sul banco degli imputati ci sono le macroplastiche, ma molto pericolose sono anche le microplastiche che arrivano anche da tessuti sintetici e usura degli pneumatici. Nei fiumi si sono accumulati, secondo l’Ocse, 109 milioni di tonnellate di plastica e negli oceani 30 milioni. Nel 2019, la plastica ha prodotto 1,8 miliardi di tonnellate di gas serra (3,4% del totale), di cui il 90% dalla loro produzione da combustibili fossili.

La pandemia di Covid-19, fra mascherine e imballaggi di cibo da asporto, ad esempio, ha visto aumentare i rifiuti di plastica monouso nel 2020, dice l’Ocse che suggerisce una cooperazione internazionale per ridurre la produzione di plastica, aumentare il mercato di quella riciclata (che è solo il 6% del totale perché più costosa), e nuove tecnologie.

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