mediterraneo

Naufragio in Libia: 11 morti e 62 dispersi

Per l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, “questa situazione è intollerabile” e c’è bisogno di intervenire

Un naufragio dell’agosto scorso (Keystone)
15 febbraio 2023
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Ancora un naufragio al largo delle coste della Libia, ancora vittime nel Mediterraneo. Un barcone con a bordo circa 80 persone è naufragato nelle acque libiche poco dopo essere partito, ieri, da Qasr Al-Akhyar, una località a circa 75 chilometri dalla capitale, Tripoli. L’obiettivo, come sempre, era l’Europa. Finora, stando a quanto riportato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sono stati recuperati 11 corpi dalla Mezzaluna Rossa libica e dalla polizia locale, di cui dieci uomini e una donna. Ma il tragico bilancio è destinato a salire. L’agenzia, che fa parte delle Nazioni Unite, ha anche affermato che i "sette sopravvissuti sono tornati sulle coste libiche e sono attualmente in ospedale, in condizioni estremamente complicate". In totale, quindi, sono ancora 62 i dispersi: sono "presumibilmente morti", secondo l’Oim.

Da parte delle autorità libiche non è stato rilasciato nessun commento su questo naufragio. Il Mediterraneo centrale rimane la rotta marittima migratoria più mortale del mondo. "Dall’inizio dell’anno sono morte oltre 130 persone, una media di oltre 3 al giorno", spiega Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim. "È evidente come continui a mancare un sistema di pattugliamento efficiente nel Mediterraneo". Secondo il Missing Migrants Project dell’Oim, nel 2022 su quella rotta hanno perso la vita più di 1.450 migranti. I numeri dal 2014 sono impressionanti: dal 2014 sono stati registrati più di 17’000 tra morti e scomparsi.

Per l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, "questa situazione è intollerabile" e c’è bisogno di intervenire: "È necessaria un’azione concreta da parte degli Stati per aumentare la capacità di ricerca e soccorso, stabilire meccanismi di sbarco chiari e sicuri, nonché percorsi sicuri e regolari per ridurre i viaggi pericolosi".

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