Mendrisio

L'oro blu della città in riva al fiume

In un futuro neppure troppo lontano, di tutte le ricchezze contenute nei forzieri degli enti pubblici quella più preziosa e forse meno disponibile rispetto al giorno d’oggi sarà l’acqua.
Il surriscaldamento climatico, un termine astratto che alle nostre latitudini si traduce in estati più calde e secche, diventa qualcosa di molto concreto quando, ad esempio, le autorità sono costrette ad emettere avvisi che invitano la popolazione ad un uso parsimonioso dell’acqua potabile. Fonti, sorgenti e corsi d’acqua soffrono i lunghi periodi di siccità estivi.
Per un Comune che si fregia del label di Città dell’energia diventa quindi imperativo disporre di una politica energetica lungimirante, basata sull’eliminazione degli sprechi, la riduzione dei consumi (promozione degli aquaclic) e l’aumento dell’approvvigionamento di energia pulita (soprattutto fotovoltaica e idroelettrica). Nel nostro piccolo, la riduzione delle emissioni di CO2 passa per la promozione delle energie rinnovabili, l’incentivazione del miglioramento energetico degli stabili e la compensazione ecologica dell’azione antropica sul paesaggio. Ovvero, la piantumazione degli alberi e la creazione di zone verdi e orti urbani nelle zone residenziali, che costituiscono vere e proprie oasi contro le ondate di calore e salutari boccate d’ossigeno in un contesto in cui l’inquinamento atmosferico sfora troppo spesso le soglie di guardia.
Infine, i numerosi investimenti già in cantiere nel settore dell’approvvigionamento idrico testimoniano l’importanza che le Aim hanno posto su quello che molti definiscono “l’oro blu”. Un bene ancor più fondamentale per una Mendrisio che con il Piano Direttore comunale vuole ridefinirsi in rapporto ai propri corsi d’acqua e si vede, in futuro, come una “città in riva al fiume” Laveggio.

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