Auto e moto

Hyundai Staria, accoglienza ‘no limits’

Grande monovolume dal look vistoso, spicca per qualità e versatilità dell’accoglienza. Con guida docile e godibile non soltanto in autostrada

Design quasi avveniristico, superfici vetrate estese e superfici levigate: la grande monovolume Staria non passa inosservata nel traffico
27 ottobre 2022
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Non se ne vedono molte in giro e lo stile vanta una personalità decisa e personale, affidato a linee così nette: la Staria mostra un carattere forte, spiccando nel look dal taglio avveniristico – viene scambiata per un’auto elettrica, quando in realtà monta una meccanica convenzionale – e si fa ancor più solidamente apprezzare per la convivialità di bordo. La vettura è l’ultima risposta della marca coreana nel campo delle monospazio, potendo vantare una configurazione da due a undici occupanti; l’offerta è inoltre articolata tra due varianti, con la Premium in prova arricchita tra l’altro da ricercate poltrone individuali "lounge" in seconda fila insieme a molto altro. La vettura non nasconde i propri volumi, ben importanti: la lunghezza varca quota 5,25 metri, mentre larghezza (senza specchi) ed altezza sono entrambe prossime ai due metri. Tanta superficie ha il pregio di esaltare le superfici scolpite e i tratti lineari che caratterizzano le estremità del modello, con frontale inclinato dai gruppi ottici sottilissimi e generose prese d’aria inferiori combinato ad una coda dal taglio verticale.

L’abitacolo non è da meno nell’innescare sorpresa e senso di accoglienza. Tra l’altro, oltre agli ingombri, la conformazione squadrata della carrozzeria "regala" preziosi centimetri aggiuntivi specie in larghezza rispetto ai più comuni design arrotondati: sia aprendo le portiere, sia appena accomodati a bordo, lo sguardo ha modo di poter correre con particolare generosità in ogni direzione. L’arredo è razionale ma al tempo stesso pensato anche per suggestionare; spiccano in special modo la plancia molto lineare, profonda e minimalista con ampie superfici piane interrotte da numerosi vani portaoggetti con sportello, il grande box con ripiani estraibili tra le poltrone di prima fila – lascia libera la porzione anteriore nella zona delle gambe – e, naturalmente, la generosa sezione della consolle centrale dove oltre ai due schermi digitali sovrapposti (quello inferiore dedicato alla climatizzazione) trova posto lo stesso selettore del cambio automatico.

Capitolo a parte meritano le sedute. Ampie e dotate di ottima ergonomia, con comandi elettrici e rivestite in pelle nappa con ventilazione attiva e riscaldamento. La sistemazione di guida è ampiamente personalizzabile e permette una postura di impostazione molto stradale, volante compreso che rimane sempre piuttosto verticale. In seconda fila, le grandi porte scorrevoli con linea di cintura bassa immettono su una sorta di soggiorno solo parzialmente occupato da due poltrone singole con poggiapiedi a scomparsa, configurabili anche per assumere la posizione semisdraiata. La libertà di movimento per le gambe, in questa zona, è addirittura vasta, quasi esagerata: forse la zona migliore dalla quale godersi panorama e viaggio a bordo della Staria. In coda, la terza fila si compone di un divano a tre posti a sua volta scorrevole longitudinalmente, oltre che ribaltabile. Lo spazio per i bagagli, dal notevole sviluppo verticale, è in ogni caso preservato anche con equipaggio al completo.

Cuore della monospazio coreana è un potente turbodiesel di 2.2 litri combinato alla trazione integrale a gestione elettronica e al cambio automatico a otto rapporti, "pacchetto" che permette autonomia, buone prestazioni complessive con consumi validi (media d’uso reale attorno a 9 l/100 km su percorsi misti) e solidità di trazione in ogni condizione meteorologica. Salvo che in accelerazione da fermo, dove il motore sale inizialmente un po’ più di giri dovendo mettere in movimento le oltre 2,5 tonnellate del mezzo, la propulsione prescelta si rivela ben solida nell’assicurare spinta e brio in ogni condizione, con una rombosità meccanica ben isolata specie ad andatura costante. La Staria si lascia inoltre piuttosto ben manovrare in parcheggio, e non se la cava male nemmeno tra le curve: a dispetto della mole, il rollio appare molto contenuto ed aiuta a rendere sufficientemente svelti e intuitivi i cambi di direzione, a tutto vantaggio del "passo" e del comfort complessivo di viaggio.

Scheda Tecnica

ModelloHyundai Staria
Versione2.2 CRDi 4WD Premium Vertex
Motore4 cilindri, turbodiesel, 2.2 litri
Potenza, coppia177 cv, 430 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico a otto rapporti
Massa a vuoto2’513 kg
0-100 km/h13,5 secondi
Velocità massima180 km/h
Consumo medio8,91 l/100 km (omologato)
Prezzo66’500 Chf

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