CICLISMO

Montagne e sorprese nel menu della Vuelta 2021

Otto arrivi in quota e 11 frazioni di alta o media salita (ma niente Pirenei) per designare il successore di Primoz Roglic. E non si chiuderà a Madrid

11 febbraio 2021
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Finali esplosivi e molte sorprese nella Vuelta a Espana 2021, compresa la salita all’inedito Gamoniteiru (Asturie). E, per la prima volta dal 2014, la corsa non si concluderà a Madrid. La Vuelta 2021, il cui percorso è stato svelato oggi, sarà anche la corsa delle cattedrali: il plotone partirà il 14 agosto dalla cattedrale di Burgos, che celebra il suo ottavo centenario, e arriverà tre settimane dopo ai piedi della cattedrale di Santiago de Compostela, in omaggio all'Anno Santo Compostelano.

Dopo un'edizione 2020 sconvolta dalla pandemia di coronavirus (rinviata a ottobre-novembre 2020, ridotta da 21 a 18 tappe, cancellazione dei passaggi in Olanda, Francia e Portogallo), i corridori torneranno a una formula classica di 21 tappe, per eleggere il successore dello sloveno Primoz Roglic, vincitore delle ultime due edizioni.

Sarà un giro all’insegna dell’altitudine, con otto arrivi in alta quota e undici tappe in alta o media montagna. Come sempre, la Vuelta non si smentisce. Il tracciato 2021 include pure due prove a cronometro (la prima e l'ultima tappa), ma nessuna a squadre.

Le prime tre tappe saranno disegnate intorno a Burgos (Spagna settentrionale) e i corridori inizieranno a scalare le prime asperità a partire dal terzo giorno, con l'arrivo a Picon Blanco (1500 metri sul livello del mare) con pendenze vicine al 17%. Subito terreno interessante per disegnare i primi distacchi, anche tra i migliori.

La prima grande tappa di montagna arriverà già al settimo giorno: sei passi attendono il gruppo tra Gandia e Balcon d’Alicante, nel sud-est del paese, con un sublime panorama della costa. Poi i corridori scenderanno verso l'Andalusia per la nona tappa, con un arrivo in vetta al Velefique (13 km con pendenza media del 13%).

Niente Pirenei quest'anno, ma la corsa si concentrerà sulle altre catene montuose della Spagna. E anche a territori che la Vuelta 2020 non aveva attraversato, come l'Andalusia.

I corridori torneranno in montagna durante la 14a frazione nell'est del paese, con un arrivo in cima al Pico Villuercas, un passo di prima categoria. Una giornata che potrebbe aumentare i divari in classifica generale, prima di una quindicesima tappa molto collinare. 

Per la settimana finale della corsa, il gruppo si dirigerà a nord verso gli altipiani e i sontuosi paesaggi della Cantabria, della Galizia e delle Asturie. La settimana inizierà con una tappa piuttosto piatta, prima di affrontare due giorni in altitudine.

La 17a frazione, lunga 181 km, si concluderà intorno ai laghi di Covadonga. Questa salita speciale è diventata una grande classica della Vuelta che i corridori affronteranno dopo aver completato due giri di un circuito che comprende due salite alla cima della Collada Llomena, una prima nel Giro di Spagna. 

E il giorno dopo, un'altra sorpresa: la Vuelta scalerà per la prima volta il Gamoniteiru, un picco che supera i 1700 metri. L'arrivo promette di essere spettacolare, con una salita di 15 km con una pendenza media del 10-12%, che i corridori affronteranno dopo aver superato due passi di prima categoria e uno di seconda. Una tappa che potrebbe decidere il destino della gara, prima delle ultime tre tappe in Galizia. La cronometro individuale finale si correrà tra Padron e Santiago de Compostela (33,7 km).

Come nel Tour de France 2020, che ha avuto un finale spettacolare con il testa a testa tra i due sloveni Primoz Roglic e il giovane Tadej Pogacar, la suspense sarà completa fino all’ultimo metro nel capoluogo galiziano, che aveva già consacrato Alberto Contador nel 2014.

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