CICLISMO SU PISTA

Mondiali, Swiss Cycling con aspirazioni concrete

Da domani a domenica rassegna iridata sull’anello di Saint-Quentin-en-Yvelines lo stesso che ospiterà le prove delle Olimpiadi 2024

11 ottobre 2022
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Da mercoledì a domenica, i Campionati mondiali di ciclismo su pista si svolgeranno a Saint-Quentin-en-Yvelines, vicino a Parigi. Per i nove membri della delegazione svizzera si tratta soprattutto di prendere conoscenza con quella che sarà la pista olimpica del 2024. Ma non è tutto. Swiss Cycling vuole anche gettare le basi per i Campionati europei di Grenchen del prossimo febbraio. È in quell’occasione che verrà dato il via alla fase di qualificazione per i Giochi olimpici.

Dal velodromo francese il movimento rossocrociato si aspetta qualche soddisfazione concreta. Agli Europei di Roubaix dello scorso anno, il quartetto elvetico dell’inseguimento aveva ottenuto un solido 5° posto. Claudio Imhof si era classificato quarto nell’inseguimento individuale, miglior risultato svizzero. Nel 2016, il turgoviese era stato l’ultimo corridore svizzero a vincere una medaglia ai Mondiali, con un bronzo nella gara scratch. Per il 32enne, veterano della squadra, si tratta dell’undicesimo appuntamento iridato.

Anche Simon Vitzthum ha buone possibilità di ottenere un risultato di rilievo. Lo scorso fine settimana, in una gara ad Aigle, il sangallese ha battuto di quattro secondi il suo miglior risultato nell’inseguimento individuale. Con il suo 4’10’’902 sui 4’000 metri, è arrivato a soli tre secondi dal record svizzero stabilito da Imhof ai Mondiali del 2021.

A differenza degli uomini, le donne svizzere non parteciperanno all’inseguimento a squadre. Il progetto del quartetto femminile, creato solo l’anno scorso, è ancora agli inizi e il divario con l’élite mondiale è attualmente troppo grande. Per questo motivo Swiss Cycling e il tecnico nazionale Mickaël Bouget hanno deciso di unire le forze e di concentrarsi sulle discipline individuali. Per qualificarsi con successo alle Olimpiadi di Parigi 2024 o Los Angeles 2028, sarebbe auspicabile avere un maggiore bacino al quale attingere (di sei o sette atlete dedite alla pista).

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