Due volte Nsame e arriva la prima sconfitta

Vittoria, pareggio, sconfitta. Nelle prime tre partite della nuova stagione il Lugano ha marciato al passo del gambero, almeno per quanto riguarda i risultati. Allo Stade de Suisse è così giunto anche il primo rovescio, contro uno Young Boys che, nonostante le numerose assenze di peso (Hoarau e Fassnacht su tutti) si è dimostrato ancora una volta troppo forte. I padroni di casa sono passati due volte con tocchi sotto misura di Nsame, in una partita strana, senza grandi occasioni né da una parte né dall'altra, ma giocata in modo molto maschio (numerose le interruzioni per giocatori infortunati). I bianconeri hanno provato a rispondere con la medesima moneta alla fisicità dei padroni di casa, i quali, però, alla fine sono usciti vittoriosi dal duello. E se i gialloneri sono arrivati raramente alla conclusione, a dimostrazione della buona disposizione difensiva degli ospiti, gli uomini di Celestini non sono praticamente mai stati in grado di impensierire Von Ballmoos, se non negli ultimi minuti quando l'inserimento di Covilo ha permesso di giocare sui palloni alti alla ricerca della spizzata da parte del bosniaco (da segnalare pure l'ingresso al 63' di Junior). Il buon fraseggio in fase di costruzione non è stato sufficiente, perché la manovra si è quasi sempre spenta all'altezza dei 20 metri avversari. Sia Bottani (autore di diverse buone intuizioni), sia Gerndt si sono dimostrati troppo leggeri e non sono certo stati favoriti dalla giornata poco azzeccata di Rodriguez e Aratore.

La marcia del Lugano si è dunque arrestata allo Stade de Suisse, Una battuta a vuoto contro i campioni svizzeri in carica può essere archiviata senza troppi dolori. Anche a Berna i ticinesi hanno dimostrato di possedere idee di gioco senza dubbio valide. Al di là delle quattro reti rifilate all'esordio allo Zurigo, però, rimane l'incognita relativa alla finalizzazione della manovra. Manca, insomma, una vera punta.