CALCIO

Acb, è festa promozione, ma il Chiasso non piange

Il derby va al Bellinzona che dà l’addio a Gaston Magnetti. Il tecnico rossoblù Andrea Vitali sorride: ‘Fiero della nostra stagione’

La festa del Bellinzona, che torna in Challenge League dopo i dolori del fallimento e della ripartenza, seppur a tavolino, seppur senza essere (al momento) primo in classifica. Tante emozioni si sono concentrate tra granata e rossoblù, sabato al Comunale.

Un’ultima partita al Comunale, di fronte al suo pubblico, nel giorno della vittoria di un derby e della festa per la promozione. Quello di sabato è stato un pomeriggio ricco di emozioni per Gaston Magnetti. «Non potevo chiedere niente di meglio – afferma Gas, che ha salutato anche i tifosi del Chiasso –. Tutto ciò che volevo era questo. Sono grato all’allenatore, alla società e ai miei compagni per aver reso possibile questa festa».

Una festa che ripaga Magnetti di tutti gli sforzi e i sacrifici fatti… «Momenti così fanno sì che tutto venga dimenticato. Posso solo assaporarli e ringraziare tutto il popolo granata».

Come detto, le strade di Magnetti e dell’Acb si separeranno. «È corretto che il Bellinzona faccia un passo in avanti a livello professionistico. Io sono in un altro periodo della mia vita e quindi è giusto che ognuno faccia il suo percorso. Ci godiamo tutto quello che abbiamo passato insieme», conclude l’argentino.

Sul campo, cade il Chiasso. Lo fa dopo 15 partite senza sconfitte, un intero 2022. In effetti, il Bellinzona ha meritato la vittoria per 2-0. Sin da subito i padroni di casa hanno messo in difficoltà i giovanissimi rossoblù, e il primo gol, arrivato complice un errore di valutazione della retroguardia ospite con Mazzoletti anticipato da Mozzone, è stato una logica conseguenza dell’andamento del gioco. La reazione del Chiasso è stata timida e non è riuscita a cambiare il canovaccio della partita. A trovare infatti il raddoppio è stata ancora la compagine dell’ex Schällibaum, tutto merito di Edgar che con un ottimo gesto tecnico ha addomesticato un pallone in mezzo a molte gambe e ha insaccato. Nella ripresa il Chiasso non è riuscito a siglare il 2-1 che avrebbe potuto riaccendere la contesa (l’occasione principale è stata sui piedi di Nivokazi, nel primo tempo ci aveva provato Kaboyi). Il Bellinzona da par suo avrebbe potuto triplicare, con Cortelezzi. Poi, è stata solo festa.

Intanto, anche in casa rossoblù si sorride. Vitali è fiero dei suoi ragazzi, e non è certo una sconfitta a cambiare lo stato delle cose. «Abbiamo perso anche capitan Maccoppi, con la sua esperienza, e l’età media si è abbassata ulteriormente. Avevamo in campo molti ragazzi nati nel 2000». Il bilancio della sua prima stagione (anche se non completa) da allenatore titolare è più che positivo e non può prescindere dalla squadra che gli è stata assegnata, una compagine giovanissima. «A ragazzi di questa età bisogna dare la possibilità di sbagliare, non farlo sarebbe disonesto. Anche col Bellinzona siamo riusciti a non mollare, nonostante le difficoltà. Mi porterò nel cuore la disponibilità che hanno sempre messo in ogni allenamento, qualcosa di veramente incredibile».

È raro che un allenatore faccia nomi, ma a fine stagione si possono chiedere delle eccezioni e Andrea Vitali, subentrato a Baldo Raineri, non si tira indietro e cita Maccoppi «per la sua leadership. Ha sempre messo il valore della squadra davanti a se stesso, non l’ho mai sentito fare un discorso egoista, ha avuto ogni giorno voglia di aiutare gli altri. In una squadra c’è sempre chi dà qualcosa in più a livello di realizzazioni e assist e chi lo fa come spogliatoio. Menzionerei anche il ruolo di Mitrovic, gli exploit di Evans Maurin e di Said, che per noi è stato un collante importante. Ma anche Nivokazi, così come il giovane Ambassa, oppure Stefanovic che nonostante la sua giovanissima età le ha giocate praticamente tutte, e Teixeira. Non c’è stato nessuno che mi ha deluso, assolutamente».

A se stesso non vuole dare un voto. Ma ha imparato una lezione importante: «Le persone contano più del talento calcistico – riferendosi al suo staff –. Sono felice della stagione, sono partito sin da subito carico e ho cercato di passare ai calciatori il messaggio che ogni partita va giocata e combattuta». Una raccomandazione perfettamente recepita e interiorizzata dai suoi giocatori, capaci di inanellare 15 partite senza sconfitte, un ruolino incredibile. «L’imbattibilità però non era il nostro obiettivo, non giocavamo per quella, quindi averla persa non ci fa così male. Abbiamo assaggiato l’altra metà della mela, prima o poi doveva succedere». Ciò che contava, per i rossoblù, era crescere costantemente.

Eppure, racconta il mister, il momento più difficile è stato proprio prima dell’inizio del lunghissimo filotto di risultati utili. «Non sapevamo che squadra fossimo, dopo la pausa invernale, complici gli addii di Correia e Affolter e qualche dubbio che alcuni giovani potessero non essere pronti. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, invece ne abbiamo incontrate poche, meno del previsto. Le partite più belle? Tante. Penso a quelle decise all’ultimo, contro il Bavois o lo Zurigo nei playoff, il pari con lo Stade Nyonnais, diverse ben giocate in casa, la prestazione contro l’Etoile Carouge e la vittoria di qualche giorno fa col Breitenrain. Più di tutto, porterò con me le feste sul bus, dopo le lunghe trasferte. E, come detto, la disponibilità dei ragazzi, giorno dopo giorno».

Sul suo futuro, Vitali non si sbilancia. Non può farlo, al momento. Non nega di pensarci, ma in casa Chiasso è tutto nebuloso. La società ha fatto sapere, in settimana, di essere pronta a vendere. Non è noto adesso quindi chi sarà a portare avanti la gloriosa e ultracentenaria storia rossoblù: e se per l’allenatore che tanto bene ha fatto quest’anno ci sarà posto.

Bellinzona-Chiasso (2-0) 2-0

Reti: 13’ Mozzone 1-0. 31’ Edgar 2-0.

Bellinzona: Klein; Hamadi, Delli Carri, Basic (C) (76’ Monti), Belometti; Tia (92’ Gianola), Edgar, Centinaro (76’ Sadrijaj), Souza; Mozzone (89’ Magnetti), Cortelezzi.

Chiasso: Mitrovic (C); Mazzoletti (46’ De Queiroz), Sörensen, Peres; Ambassa, Alshikh, Kaboyi (73’ Morganella), Teixeira (93’ Stefanovic), Said; Nivokazi, Maurin (66’ Manicone).

Arbitro: Drmic.

Note: 1’300 spettatori. Ammoniti: 21’ Mozzone, 33’ Alshikh, 38’ Delli Carri, 58’ De Queiroz, 67’ Teixeira, 72’ Sörensen, 90’ Nivokazi, 90’ Schällibaum.

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