calcio

Zeki Amdouni, bomber del futuro e anche del presente

Il 22enne sta vivendo un ottimo periodo di forma con il Basilea e ora vuole mettersi in mostra anche con la Nazionale svizzera

A caccia di minuti di gioco, dopo il debutto contro la Repubblica Ceca
(Keystone)
22 marzo 2023
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Due anni dopo aver vestito la maglia della Turchia U21, Zeki Amdouni vuole affermarsi come nuovo bomber della Nazionale svizzera. La traiettoria singolare della sua ancor breve carriera giustifica del resto una tale ambizione. Prima di imporsi al Losanna, dopo dei passaggi allo Stade Losanna e all'Etoile Carouge era stato respinto dal Servette. Quest'anno invece Amdouni è uno dei protagonisti, assieme al portiere Marwin Hitz, della cavalcata europea del Basilea e, a 22 anni, l'impressione è che sia ancora distante dall'esprimere il suo potenziale massimo.

Ancora settimana scorsa a Bratislava ha mantenuto vivi i renani con il pareggio nei recuperi, legittimando, grazie alla sua voglia di vincere e a un bagaglio tecnico sempre più ampio, il suo nuovo ruolo di leader offensivo del Basilea. E non c'è dubbio che il patron David Degen non esiterà nell'esercitare la clausola d'acquisto dal Losanna allo scadere del prestito, quest'estate. Ma prima di pensare ad affrontare il Nizza nei quarti di finale di Conference League, Amdouni vuole però onorare al meglio la sua seconda convocazione in rossocrociato, dopo quella dello scorso settembre, quando aveva potuto debuttare in Nations League contro la Repubblica Ceca. Poi però Murat Yakin non lo aveva considerato nel gruppo per i Mondiali, anche a causa di una prima metà di stagione sottotono, ma tutto è cambiato nel nuovo anno solare, con già nove reti all'attivo. E ora Amdouni è davanti a Seferovic nelle gerarchie per affiancare Embolo nell'attacco elvetico. «Sono qui per dimostrare le mie qualità, ottenere del tempo di gioco e, perché no, un posto da titolare».

Da lunedì sta facendo di tutto per guadagnare punti al cospetto di Yakin, aiutato per la questione della lingua, di un ricco gruppo romando, formato anche da Jérémy Frick, Edimilson Fernandes, Denis Zakaria e Cédric Zesiger. Insomma tutto sta girando per il verso giusto: «Sapevo che c'era un posto da guadagnarmi in questo gruppo e a Basilea in quest'ultimo periodo sta andando tutto molto bene».

Nel 2021, forse in seguito alla delusione per non essere stato convocato da Mauro Lustrinelli per gli Europei U21, aveva indossato la maglia della Turchia U21 in un'amichevole contro la Serbia. Ma era ben conscio che le porte della Nazionale elvetica erano ben lungi dall'essere bloccate, bastava attendere che Murat Yakin gliele aprisse. «La scelta della Svizzera è stata sia di cuore, sia di testa», la speranza ora è quella di dare un contributo fin dall'incontro di sabato con la Bielorussia.

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