Hockey

Sabato amaro per il Lugano: decide tutto Damien Brunner

Il numero 96 del Bienne segna il gol partita a 1'11'' dal termine. Una beffa per i bianconeri, tornati in partita nel terzo tempo grazie a Reto Suri

1 febbraio 2020
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Stavolta è una serata senza soddisfazione, per il Lugano di Pelletier. Che si presenta a Bienne con Postma in difesa invece di Chorney, mentre Zurkirchen riprende il suo posto tra i pali, dopo averlo ceduto a Schlegel la sera prima al termine del primo tempo della sfida con Davos. Alla fine, però, i bianconeri sono costretti alla resa. Ed è soltanto la terza volta che succede, in quest'inizio di 2020.

E i bianconeri alla Tissot Arena cominciano col piede giusto. Segnando per primi, al 12'49'' del primo tempo, grazie al velocissimo Bertaggia. Il quale, perfettamente lanciato da Loeffel dopo uno scivolone di Fey nel settore difensivo bianconero, mentre sulla panchina dei puniti ci sono Rathgeb da una parte e Walker dall'altra), si presenta da solo davanti a Hiller e non gli lascia alcuno scampo.

Il Bienne, però, non ci sta. E nel secondo tempo ribalta la situazione, trovando quasi subito il pareggio (al 24'03'', pochi istanti dopo che era rientrato sul ghiaccio Lammer, punito per uno sgambetto), per poi realizzare il 2-1 cinque minuti più tardi, sfruttando la più clamorosa delle occasioni: infatti Brunner e Cunti vengono lanciati in contropiede dallo sfortunatissimo tiro di Vauclair che si stampa sul palo con Hiller ormai fuori causa, e la cui respinta si trasforma nel più incredibile degli assist. E quella rete i bianconeri danno l'impressione di accusarla sul serio, con il Bienne che nella seconda parte del periodo centrale del disco fa più o meno ciò che vuole.

Poi, al primissimo tentativo del periodo conclusivo, Otso Rantakari sorprende letteralmente Zurkirchen con un tiro dalla distanza. Lo staff tecnico bianconero a quel punto gioca la carta del coach's challenge, ma va a finire che la rete è regolare e al Lugano viene quindi pure inflitta una penalità per ritardo di gioco. A riaccendere le speranze ticinesi, però, ci pensa Reto Suri, il più lesto di tutti ad approfittare di un'indecisione dei padroni di casa: 3-2 al 45'12''. E quando, al 51'09'', lo stesso Suri colpisce sul primo palo, sfruttando un gran lavoro di Lajunen nell'angolo opposto, la serata si fa più incerta che mai. Finché a decidere tutto, un po' dal nulla, è un tiro al volo di Damien Brunner, a 1'11'' dalla fine. Prima del punto del definitivo 5-3 a porta vuota, firmato da Rajala a 28 secondi dal termine.

 

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