Hockey

Ambrì beffato da Kreis. Dopo il ‘giallo’ del gol di Kovar

Alla terza uscita del 2022 gli uomini di Cereda muovono la classifica, conquistando il primo punto. In un epilogo di confronto che, però, farà discutere

Brandon McMillan cerca di farsi largo dalle parti di Genoni (Ti-Press/Crinari)
11 gennaio 2022
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Terza uscita dell’anno, primo punticino per l’Ambrì di Luca Cereda. In un martedì in cui il lineup leventinese subisce un autentico rivoluzionamento: infatti in arrivo da Rapperswil c’è Steve Moses, notizia che circolava ormai dal mattino, e che trova subito spazio in formazione, in una prima linea completata dal rientrante Cajka e da Regin, mentre naturalmente Matt D’Agostini deve accomodarsi in tribuna, con la linea di Heim, Knebuehler e Bürgler che è l’unica linea a non venir toccata, nella sera in cui tra i pali torna anche Benjamin Conz, dopo due partite giocate da Ciaccio, e sempre a proposito della difesa stavolta in soprannumero c’è Zaccheo Dotti.

Contro uno Zugo che è alla sua prima uscita di questo 2022, l’Ambrì nel primo tempo fa subito corsa in testa: infatti non passa che un minuto e ventinove secondi e i biancoblù sono già in vantaggio, dopo un appoggio azzardato dietro la propria porta di Yannick Zehnder che si trasforma nel più comodo degli assist per Dario Bürgler, e Genoni non ha neppure il tempo di reagire. In generale, in tutti i primi venti minuti è la squadra di Luca Cereda quella più pericolosa, oltre che più determinata, e nel finale di periodo (dopo non aver sfruttato 4’ consecutivi in superiorità numerica, per uno sgambetto di Lander che si becca altri due minuti per proteste) sfruttando un’ingenuità di Kreis, che regala all’Ambrì una liberazione vietata a 23 secondi dal termine, arriva il meritato raddoppio: sul primo slap di Fora Genoni si salva come può, ma sul secondo tentativo di Pestoni è costretto a capitolare.

Il secondo periodo si apre con una nuova grossa occasione biancoblù: intelligente tocco di Pestoni per Grassi che è altrettanto intelligente nel servire Zwerger, ma il puck gli saltella sul bastone e Genoni supera il pericolo indenne. Col passare del tempo, però, lo Zugo comincia a farsi sempre più insistente: la prima, vera occasione ospite arriva durante una penalità inflitta a Kostner, al 27‘52’’, con Kovar che manca di un soffio il gol del 2-1. Poi tocca a Marco Müller a far venire i brividi a Conz. L’Ambrì deve reggere l’urto e ci riesce, creandosi poi a sua volta due buone occasioni, con un doppio tentativo di Moses. Ma anche il finale di tempo è di marca ospite: lo Zugo che ci prova fino alla fine, ma il 2-0 resiste.

E il doppio vantaggio regge anche in avvio di periodo conclusivo. Quando i ticinesi, dopo aver sfiorato il gol con Moses, si ritrovano sul ghiaccio con un uomo in meno, per un fallo in attacco (su Genoni) di Bürgler. Al 45‘53’’, però, gli ospiti trovano la via del gol: Marco Müller impegna Conz con il guantone, ma la respinta del portiere si trasforma nel migliore degli assist per Herzog, che anticipa Burren. Poi, a dieci minuti dal termine lo stesso Müller colpisce un clamoroso palo. Finché, al 51‘24’’, arriva l’episodio che farà discutere: tiro al volo di Kovar a fil di palo e ’big-save’ del portiere giurassiano dell’Ambrì, che intercetta il disco a mezz’aria, all’altezza della linea di porta, con il proprio guantone. Il problema, però, è che a un certo punto, nel mentre compie la parata il guantone di Conz pare varcare la linea. È quello il motivo che spinge gli arbitri a consultare le immagini tivù, dalle quali però per convalidare il punto, i direttori di gara dovrebbero capire con matematica certezza che il puck trattenuto all’interno del guantone abbia effettivamente superato interamente la linea. Cosa che dal megaschermo dello stadio non si può capire. Apparentemente, però, dev’essere quella la convinzione degli arbitri, siccome tra i fischi del pubblico, e i dubbi della panchina biancoblù, decidono comunque di convalidare il pareggio ospite.

Dopo quel gol, di concreto fino al sessantesimo non succede più nulla: così le due squadre vanno al prolungamento, dove a decidere tutto è un gol dell‘insospettabile difensore Samuel Kreis, al 61’14’’.

Ambrì Piotta - Zugo (2-0 0-0 0-2) d.p. 2-3
Reti:
1’29’’ Bürgler 1-0. 19’44’’ Pestoni (Fora) 2-0. 45’53’’ Herzog (Müller) 2-1. 51’24’’ Kovar 2-2. 61’14’’ Kreis (Lander) 3-2.
Ambrì Piotta: Conz; Hietanen, Burren; Fora, Isacco Dotti; Fohrler, Fischer; Pezzullo; Cajka, Regin, Moses; Trisconi, Kostner, McMillan; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Pestoni, Grassi, Zwerger; Bianchi.
Zugo: Genoni; Kreis, Schlumpf; Hansson, Gross; Cadonau, Djoos; Wüthrich; Herzog, Lander, Müller; Suri, Kovar, Simion; Zehnder, Senteler, Klingberg; Stehli, Leuenberger, De Nisco.
Arbitri: Stolc (Sln), Urban (A); Cattaneo, Duc.
Note: 4’516 spettatori. Penalità: 5 x 2’ contro l’Ambrì; 6 x 2’ contro lo Zugo. Tiri in porta: 28-41 (15-7, 6-13, 6-21). Ambrì privo di D’Agostini, Hächler, Zaccheo Dotti, Dal Pian, Neuenschwander (tutti in soprannumero); Zugo senza Bachofner, Martschini, Stadler (tutti infortunati) e Allenspach (in soprannumero). Pali: 11’57’’ Pestoni, 50’48’’ Müller. Al 59’47’’ timeout chiesto dall’Ambrì. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Benjamin Conz e Anton Lander.

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