Svizzera

Corruzione a Ginevra, il Ceo della ticinese Reninvest Sa condannato in appello a pena sospesa

22 febbraio 2017
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L’ex quadro di Sig già condannato in primo grado per corruzione passiva a Ginevra in relazione con progetti condotti nel settore dell’energia eolica, è stato condannato in appello a una pena più pesante. Una condanna è anche stata inflitta al Ceo della ditta ticinese Reninvest, prosciolto in prima istanza.

L’ex quadro dell’azienda Services industriels de Genève (Sig) – che assicura la fornitura di acqua e di energia – responsabile nel 2010 dei progetti condotti da Sig nel settore dell’energia eolica, è stato condannato dalla Corte d’appello a due anni di carcere con la sospensione condizionale, mentre nel giugno 2016 il Tribunale di polizia gli aveva inflitto 360 aliquote giornaliere di 60 franchi, indica il portavoce del potere giudiziario ginevrino Henri Della Casa, confermando la notizia data da 'Le Temps'.

L’uomo è stato riconosciuto colpevole di aver tentato di ottenere 100mila franchi dal responsabile di un’impresa vallesana specializzata nell’energia eolica. In cambio aveva promesso di agevolare le trattative riguardanti un partenariato fra l’impresa e SIG.

La Camera d’appello ha pure riconosciuto l’ex quadro colpevole in un altro caso, nel quale era coinvolto il Ceo della Reninvest Claudio Zanini. L’imprenditore ticinese aveva versato la somma di 180mila franchi alla moglie dell’ex quadro, allo scopo di acquistare i diritti d’autore di un libro da lei scritto sull’energia eolica.

I giudici d’appello considerano che l’imprenditore abbia voluto in questo modo ringraziare il dipendente di Sig per i 'servizi' resi. Prosciolto dal Tribunale di polizia, il Ceo di Reninvest è ora condannato a una pena pecuniaria con la sospensione condizionale. La decisione dei giudici d’appello può ora essere contestata presso il Tribunale federale.

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