Svizzera

Canapa a uso ricreativo, no alla sperimentazione

Il Consiglio nazionale ha stabilito oggi di non volere alcuna base legale per consentire studi scientifici sulla distribuzione controllata di questo stupefacente per uso ricreativo

11 giugno 2018
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La linea dura in materia di consumo di canapa ha prevalso oggi al Consiglio nazionale. Per 96 voti a 93 e due astensioni, il plenum ha stabilito oggi di non volere alcuna base legale per consentire studi scientifici sulla distribuzione controllata di questo stupefacente per uso ricreativo come chiedeva una mozione del "senatore" Roberto Zanetti (PS/SO), già adottata dagli Stati la scorsa primavera a larga maggioranza.

Bisogna dire che già in commissione l'atto parlamentare era passato per il rotto della cuffia (12 voti a 11). A prevalere è stata, per una minoranza della commissione, la proposta di bocciatura formulata dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC/ZH), secondo cui simili sperimentazioni rischiano di aprire la strada a una depenalizzazione o, peggio ancora, una liberalizzazione del consumo di canapa.

Secondo il deputato democentrista, sostenuto da esponenti di altri partiti, anche se la mozione parla unicamente di studi scientifici limitati nello spazio e nel tempo, si sa già dove si vuole arrivare, ossia a un ammorbidimento dell'attuale prassi in tema di canapa, il cui consumo è proibito. Egli ha ricordato il "no" popolare alla legalizzazione della canapa del 2008, un "no" che ora si vorrebbe aggirare.

A suo avviso, i progetti di studi scientifici provenienti da alcune città come Berna e Ginevra sono nati nella mente di qualche politico di sinistra "fumato" e funzionario. Secondo Tuena, tenuto conto dei problemi attuali riguardanti il consumo di alcool tra i giovani, una simile mozione lancia un segnale sbagliato proprio a questa categoria di persone.

A nome della maggioranza, il consigliere nazionale Angelo Barrile (ZH) ha tentato di convincere l'emiciclo sulla bontà di simili sperimentazioni, approvate da un comitato etico che ne ha vagliato la scientificità. Una modifica della legge sul consumo di stupefacenti è quindi necessaria per avviare le sperimentazioni. Barrile ha anche sottolineato che non vi sono secondo fini e che il problema di un'eventuale legalizzazione o depenalizzazione non ha nulla a che vedere con la mozione.

Un'opinione condivisa anche dal consigliere federale, nonché presidente della Confederazione, Alain Berset, il quale si è detto pronto ad accogliere la mozione. Egli ha insistito sul fatto che sono necessari dati attendibili per accompagnare, e limitare, il fenomeno del consumo di canapa, fenomeno che tocca 200 mila Svizzeri, tanti sono quelli che consumano questa droga regolarmente.

Il ministro dell'Interno ha inoltre fatto notare che la politica repressiva seguita finora non solo non ha limitato il consumo di questa droga, ma ha favorito il mercato nero. Studi scientifici sull'uso ricreativo di canapa potrebbero darci indicazioni su come accompagnare al meglio tale fenomeno e limitarlo, ha aggiunto Berset, senza tuttavia convincere la maggioranza.

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