Svizzera

Uccise un parente per gelosia: 15 anni di prigione

Condannato nel Canton San Gallo il 61enne kosovaro che sospettava una relazione tra la moglie e il cugino

(Ti-Press)
9 luglio 2018
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Il tribunale distrettuale di San Gallo ha condannato a 15 anni di reclusione un kosovaro 61enne che due anni or sono uccise un cugino che riteneva avesse una relazione con la moglie. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di assassinio e di ripetuta violazione della legge sulle armi. Il 12 maggio 2016 il kosovaro, residente da tempo in Svizzera, aveva atteso la mattina presto il cugino 42enne davanti alla sua abitazione nel centro di San Gallo, tenendo una pistola in tasca. Al comparire del parente aveva esploso due colpi: un proiettile colpì alla testa la vittima, che morì sul colpo. L’omicida scappò, ma venne arrestato dopo un mese.

Durante il processo la dinamica dei fatti non è stata oggetto di discussioni, visto che la scena dell’omicidio – descritta come un’esecuzione dall’accusa, che si è battuta per una pena di 18 anni – era stata ripresa dalla videocamera di un ristorante. Il dibattito si è quindi concentrato sulla qualifica del reato: la difesa, che proponeva 12 anni, parlava di omicidio passionale o al limite intenzionale, poiché, a suo dire, il cugino aveva avuto una relazione con la moglie dell’assassino. Stando alla procura non sussistono invece prove di questo rapporto extraconiugale e nessuno dei conoscenti lo ritiene possibile. Il 61enne, patologicamente sospettoso, avrebbe agito unicamente spinto dall’egoismo e dalla gelosia: l’uomo si era fra l’altro dotato di dispositivi tecnici per controllare la moglie durante le assenze da casa.

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