Truffatori tentano di raccogliere le credenziali bancarie con un trojan inviato per posta elettronica. Non bisogna aprire gli allegati e cancellare il messaggio
False e-mail della polizia cantonale stanno destando preoccupazione nella popolazione romanda. Truffatori tentano di infettare i computer con il trojan (cavallo di Troia informatico, ndr) "Retefe", che raccoglie credenziali per l'e-banking.
Da questa mattina sono state giunte oltre 80 telefonate di persone che hanno ricevuto una tale e-mail, informa in un comunicato la polizia cantonale di Vaud. Le forze dell'ordine invitano gli interessati a non aprire gli allegati e di cancellare questi messaggi di posta elettronica. I documenti come le multe non vengono inoltrati per e-mail, ma in versione cartacea, viene precisato.
Anche altri cantoni hanno recentemente registrato un aumento di questo tipo di attività degli hacker.