La richiesta del CSA per evitare un nuovo divieto di visite nelle strutture, inefficace in occasione della prima ondata primaverile della pandemia
Per scongiurare un nuovo divieto delle visite, il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) chiede che nelle case di riposo e di cura siano effettuati sufficienti test rapidi del Covid-19. Ciò consentirebbe di valutare rapidamente la situazione delle singole strutture e di adottare misure "moderate" adeguate.
Durante la prima ondata pandemica di primavera la cancellazione delle visite si è rivelata "inefficace", scrive il CSA in una nota odierna. Il virus è comunque riuscito ad accedere agli istituti, per lo più tramite il personale di cura.
I residenti, invece, si sono sentiti soli e in molti casi hanno manifestato problemi psichici o addirittura depressione, prosegue il CSA. Il divieto di visita è stato particolarmente drammatico per chi soffre di demenza, tanto che la malattia è spesso peggiorata. Il Consiglio chiede pertanto di non reintrodurre simili disposizioni.
Il "ministro" della sanità Alain Berset ha annunciato la settimana scorsa che test rapidi dovrebbero essere presto disponibili in Svizzera. Non si sa ancora però come e di chi saranno messi a disposizione.