Svizzera

Il Consiglio federale rimpingua il sostegno alle Ffs

L’ex regia federale in difficoltà a causa della pandemia. Aumentato da 750 a 950 milioni di franchi il limite per i prestiti a breve termine

La pandemia si è messa di traverso
(Keystone)
1 settembre 2021
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Berna – Nuovo intervento del Consiglio federale a sostegno delle FFS, in difficoltà finanziarie a causa della pandemia. Nella sua seduta odierna il Governo ha deciso di aumentare da 750 a 950 milioni di franchi il limite per i prestiti a breve termine che potranno essere concessi alla compagnia.

Il forte calo delle entrate dovuto alla crisi sanitaria ha fatto lievitare l'indebitamento dell'azienda di 1,5 miliardi di franchi nel 2020 e probabilmente lo farà aumentare di un altro miliardo nel 2021, sottolinea l'Esecutivo in una nota, aggiungendo che la situazione finanziaria delle FFS rimarrà tesa anche nei prossimi anni.

Il materiale rotabile deve essere rinnovato e sono necessari investimenti in treni supplementari e in impianti di manutenzione per poter realizzare l'espansione dei servizi pianificata. Sono inoltre previsti investimenti nel settore immobiliare, ricorda il Consiglio federale, che a metà 2020 aveva già portato a 750 milioni di franchi il limite dei mutui a breve termine, per evitare alle FFS problemi di liquidità.

Deficit di finanziamento di 1,2 miliardi

La pianificazione finanziaria dell'azienda mostra un deficit di finanziamento massimo di 1,2 miliardi di franchi fino alla fine del 2022 (200 milioni nel 2021 e 1 miliardo nel 2022), prosegue il comunicato. Per coprire il fabbisogno di finanziamento fino alla fine del 2021, il Consiglio federale ha pertanto incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di innalzare il limite previsto per i prestiti a breve termine della tesoreria con una durata inferiore a un anno.

Per il periodo successivo al 2021, il Consiglio federale intende effettuare un'analisi approfondita della situazione finanziaria delle FFS. Entro la fine del 2021 proporrà delle varianti per garantire la stabilizzazione finanziaria a lungo termine dell'impresa. Il Governo auspica che l'azienda possa nuovamente finanziarsi con i propri ricavi nel prossimo futuro e rispettare il limite massimo del debito netto fissato dall'Esecutivo dalla metà del prossimo decennio (gravato da interessi, corrisponde a 6,5 x EBITDA).

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